TITOLO | Rapporto italiani nel mondo 2024 |
AUTORE | Fondazione Migrantes |
TEMI TRATTATI | Cittadinanza, giovani, occupazione, welfare, costo della vita, famiglia, natalità, spopolamento, vecchiaia, politiche demografiche, inclusione sociale. |
SINOSSI | L’Unione Europea conta circa 448,8 milioni di abitanti; l’Italia è il terzo paese più popoloso dopo Germania e Francia, ma ha l’età media più alta (48,4 anni) e uno dei tassi di fertilità più bassi (1,24 figli per donna). L’Europa, secondo il Rapporto Draghi, sta affrontando una crisi esistenziale: non cresce abbastanza, né demograficamente né produttivamente, rischiando di non garantire più i propri valori fondanti – libertà, equità, prosperità e democrazia. Mario Draghi sottolinea la necessità di crescita e maggiore produttività, chiedendo una radicale trasformazione dell’UE, che deve agire come un corpo unico. Questo stesso approccio è urgente anche per l’Italia, dove il “congelamento demografico” minaccia ormai la sostenibilità del sistema. La natalità cala, la speranza di vita aumenta (83,1 anni), e le aree interne, in particolare del Sud, soffrono di spopolamento, emigrazione interna ed estera. Le principali cause della bassa natalità in Italia sono identificate nella precarietà economica, nell’incertezza sul futuro, nell’assenza di adeguate politiche di welfare e i costi della vita, che scoraggiano i giovani dal formare una famiglia. Quando invece le famiglie, e in particolare le donne, ricevono sostegno e riescono a conciliare lavoro e vita privata, i tassi di natalità migliorano. Per favorire la transizione dei giovani verso l’autonomia, sono cruciali: occupazione stabile, qualità del lavoro, buoni livelli retributivi, accesso alla casa. Serve quindi una strategia nazionale ed europea che punti a sostenere le famiglie e i giovani, promuovendo inclusione, coesione e crescita reale. |
REPORT COMPLETO E ALLEGATI | Sintesi |
