La bellezza unico strumento contro la rassegnazione. È il concetto emerso in modo unanime dall’incontro su “Cooperazione sociale e legalità”, organizzato dal Circolo Serre Cosentine di Legambiente che si è svolto lo scorso 17 luglio a Cerisano.
All’incontro hanno partecipato Alessandro Scazziota, presidente della cooperativa sociale “Arcadinoè”, Don Ennio Stamile, referente regionale di Libera Calabria, Irene Benedetto, referente di Progetto Policoro. Gli interventi sono stati moderati da Andrea Azzinnaro, presidente del Circolo e le conclusioni sono state affidate a don Alfonso Vulcano, parroco di Cerisano. Scazziota ha rimarcato l’importanza di creare sinergie con il territorio e fare rete. Irene Benedetto è entrata nel merito degli aspetti tecnico/amministrativi relativi alla gestione d’impresa per le cooperative sociali.
Don Ennio Stamile ha raccontato la sua esperienza in Libera, soffermandosi sulla composizione del tessuto sociale calabrese, fortemente impregnato di una matrice mafiosa, che si riflette nella vita di tutti i giorni. Don Alfonso Vulcano ha rimarcato le responsabilità del governo centrale che, in 160 anni, ha accentuato il divario tra Nord e Sud, lasciando le regioni del Mezzogiorno sempre più povere, e dando modo alle mafie di insinuarsi a tutti i livelli creando una cultura basata sull’evasione fiscale e sull’incentivazione del “nero”.