La certificazione unica (Cu) 2025 ha sostituito il vecchio modello Cud e serve per certificare, appunto, i compensi a titolo di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, corrisposti nel periodo d’imposta 2024. Sono soggetti a tale obbligo anche gli enti non profit che, durante il 2024, hanno corrisposto compensi a lavoratori dipendenti e assimilati, oltre che a lavoratori autonomi con partita Iva con applicazione di ritenuta e a lavoratori autonomi occasionali senza partita Iva.
Entro il 17 marzo si dovrà provvedere a rilasciare una copia della Cu (mediante trasmissione in formato elettronico ovvero con consegna cartacea) al percettore delle somme e, sempre entro la stessa data, il sostituto di imposta stesso o un intermediario abilitato (Caf o commercialista) dovrà inviarne copia, esclusivamente in via telematica, all’Agenzia delle entrate, utilizzando il modello ordinario.
Maggiori approfondimenti su Cantiere Terzo Settore.