Certificazione unica anche per il terzo settore. Scadenza il 17 marzo

Certificazione unica anche per il terzo settore. Scadenza il 17 marzo

La certificazione unica (Cu) 2025 ha sostituito il vecchio modello Cud e serve per certificare, appunto, i compensi a titolo di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, corrisposti nel periodo d’imposta 2024. Sono soggetti a tale obbligo anche gli enti non profit che, durante il 2024, hanno corrisposto compensi a lavoratori dipendenti e assimilati, oltre che a lavoratori autonomi con partita Iva con applicazione di ritenuta e a lavoratori autonomi occasionali senza partita Iva.

Entro il 17 marzo si dovrà provvedere a rilasciare una copia della Cu (mediante trasmissione in formato elettronico ovvero con consegna cartacea) al percettore delle somme e, sempre entro la stessa data, il sostituto di imposta stesso o un intermediario abilitato (Caf o commercialista) dovrà inviarne copia, esclusivamente in via telematica, all’Agenzia delle entrate, utilizzando il modello ordinario.

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