Volontariato nel secondo welfare: risorsa per i giovani e per la comunità. Il caso di Piacenza
Percorsi di secondo welfare e Centro Einaudi presentano il working paper 1/2016 della collana 2WEL, che approfondisce il ruolo del volontariato giovanile nell’ambito del secondo welfare a partire da una ricerca svolta da Paolo Pantrini sulla città di Piacenza.
Le scienze sociali si occupano del volontariato giovanile perché presenta numerosi aspetti d’interesse: è una forma di cittadinanza attiva, contribuisce al benessere sociale, favorisce la maturazione dei giovani, l’acquisizione di competenze, la spendibilità nel mercato del lavoro.
Si tratta di una ricerca qualitativa svolta tra il 2014 e il 2015 nella città di Piacenza che riguarda il volontariato svolto in tutte le attività svolte liberamente e gratuitamente a servizio della comunità (non solo OdV 266/91) nell’area dei servizi alla persona. Il working paper evidenzia come il volontariato giovanile sia una forma di welfare bidirezionale in quanto porta benessere non solo ai beneficiari, ma anche agli stessi volontari. I giovani volontari contribuiscono al welfare locale attraverso l’apporto pratico, la creatività e l’entusiasmo e acquisiscomo benessere psicofisico e competenze.