Oltre 200 mila servizi erogati a 48 mila associazioni e a 62 mila cittadini. Sono questi i numeri del report 2018 diffuso da CSVnet e relativo a 60 centri di servizio per il volontariato attivi in tutta Italia.
Crescono i soggetti non profit che usufruiscono dei servizi del CSV. In particolare l’aumento interessa le associazioni di promozione sociale che passano da 3.900 a 5.650 con un +3% sul totale, le Odv (+1,6%) e le imprese sociali (+0,16%). Nell’area formazione si sono triplicati i corsi sui temi giuridico – legali, da ascrivere ovviamente alle incombenze legate all’entrare in vigore del Codice del Terzo Settore.
I CSV hanno vissuto nel biennio 2018-2019 una profonda riorganizzazione che, in base alla riforma, ne ridurrà il numero a 49 a partire proprio da quest’anno. Un processo che, però, non inciderà sulla diffusione capillare di sedi e sportelli, che nel 2018 restavano vicini a quota 400. I dati, per CSVnet, confermano la capacità della rete dei CSV di consolidarsi e di adattarsi alle nuove esigenze, pur se in un anno di passaggio che vede molti Centri alle prese con una profonda riorganizzazione.
“Il report – commenta il presidente di CSVnet, Stefano Tabò – fotografa un sistema che riesce a consolidare e adattare la sua presenza sul territorio anche mentre affronta una riorganizzazione interna non semplice: va infatti sottolineato che non sono ancora concluse le procedure per il nuovo accreditamento e che sono in corso accorpamenti che interessano ben 25 CSV. Le rilevazioni dei prossimi anni daranno pienamente conto della risposta che la rete è in grado di offrire per la crescita del volontariato italiano in base a quanto previsto dalla riforma del terzo settore”.