Rapporto ASviS. La partecipazione democratica giovanile

Rapporto ASviS. La partecipazione democratica giovanile

TITOLOPOLICY BRIEF. La partecipazione democratica giovanile: problemi attuali e possibili soluzioni
AUTOREASviS – Associazione Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
TEMI TRATTATIServizio Civile Universale, Obiettivi ONU, Agenda 2030, Sviluppo sostenibile, giovani, partecipazione, cittadinanza comunità.
SINOSSIIl Rapporto, pubblicato nel febbraio 2024, parte dalla scarsa partecipazione giovanile che si è registrata nel 202 quando il 42% di giovani tra i 18 e i 34 anni non ha votato alle elezioni politiche (sei punti percentuali in più rispetto al tasso medio nazionale), con un picco del 50% per quelli che vivono in condizioni di marginalità socioeconomica.

Essere lontani dal voto, però, non significa essere lontani dalla politica e molti giovani voterebbero se ci fossero più persone giovani tra i candidati, se si potesse votare fuori sede o se ci potessero esprimere tramite piattaforma digitale per la raccolta delle firme per i referendum e per i progetti di legge di iniziativa popolare.
I giovani continuano a mobilitarsi in azioni volte a costruire un futuro migliore, per prestare soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi naturali e per cause che riguardano l’ambiente, i diritti civili e la promozione della Pace.
I giovani sperimentano altre forme di partecipazione alla vita pubblica e anche alle questioni politiche e bisogna tenere conto che spesso non si tratta di apatia o disaffezione giovanile alla vita pubblica, ma di una diversa articolazione da parte dei giovani alla partecipazione democratica.

Il Rapporto si conclude con un focus sulle Piattaforme e i programmi realizzati nell’Unione Europea per incentivare la partecipazione giovanile, con la Campagna sul voto ai fuori sede e con le Raccomandazioni dell’ASviS al Governo (tra cui si annoverano l’educazione civica e il Servizio Civile Universale).
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