Una mostra per sostenere il progetto Eritrea. È quella che ha organizzato l’associazione Stella Cometa e che è stata inaugurata lo scorso 14 giugno nella sede associativa di via Popilia, a Cosenza.
L’evento “Un quadro per l’Eritrea” ha visto l’esposizione delle opere del poliedrico artista Pietro Pallone. La mostra solidale resterà aperta fino al 20 luglio da lunedì a venerdì, dalle ore 9.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 18. Il progetto ha l’obiettivo di sostenere 85 famiglie bisognose dell’Eritrea, afflitte dalla fame e dall’AIDS. Privati cittadini, associazioni ed enti possono contribuire scegliendo la propria opera e unendo, così, l’arte alla solidarietà. L’evento, patrocinato dal Comune di Cosenza e realizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri, è inserito nelle celebrazioni dei vent’anni dell’associazione.
Ad accogliere i presenti portando i saluti del presidente don Battista Cimino, la volontaria storica di Stella Cometa, Graziella Filippelli. “Stella Cometa – ha dichiarato – è nata dal sogno di don Battista quando, durante la convalescenza, in seguito all’attentato di cui fu vittima in Burundi, pensò alla nascita del progetto insieme ad altri due sacerdoti e un gruppo di laici”. Il presidente della Commissione cultura di Cosenza, Mimmo Frammartino, ha elargito parole di stima per l’operato dell’associazione.
All’inaugurazione della mostra era presente anche Italia Pallone, figlia dell’artista, che ha descritto il padre come un’anima sensibile e creativa, appassionato dilettante dell’arte. “Nella sua semplice pittura – ha spiegato – è riflessa la meraviglia del creato in modo sorprendente. Vengono raffigurate scene di vita familiare, di preghiera, ma anche ciò che rimanda al suo mondo interiore”. Pallone scriveva anche poesie in vernacolo. Una di queste, dedicata alle usanze di Scigliano, alle chiese, alle frazioni, ai santuari, ai lavori artigianali, ai giochi, alla quadriglia e alla banda musicale è stata letta da Loredana Ambrosio.
La serata si è conclusa con un intervento dell’artista Alfredo Granata e con l’asta dei quadri condotta dal professore di fisica Mario Gravina. La serata è stata allietata dalle note del volontario Gino Sax e da un aperitivo preparato dai volontari.