Cosenza. Presentato Controluce, libro con i racconti di 40 detenuti

Cosenza. Presentato Controluce, libro con i racconti di 40 detenuti

liberamente controluceCome un fiore, da bambino, avevo un grande sole: mia madre. Ho cercato di tenere in vita il mio giardino fino a quando il mio sole si è spento. Dopo la morte di mia madre ho cominciato a distruggere il giardino fino a quando non ho trovato l’amore, ma il terreno non era fertile. Ora, dopo tanto tempo, ho ritrovato il mio giardino e cerco di curarlo, di far crescere fiori e sogni, pormi degli obiettivi, anche se sono consapevole che ci sono e ci saranno degli ostacoli.

Salvatore sta scontando la sua pena in carcere. Ha affidato a carta e penna pensieri ed emozioni. Questo suo breve racconto è stato inserito nel libro “Controluce” a cura della giornalista Rosalba Baldino, edito da Dignità del Lavoro.

Il volume è stato presentato, lo scorso 19 ottobre, all’istituto penitenziario di Cosenza alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, studenti universitari e volontari e racchiude i racconti di altri 39 detenuti di alta e media sicurezza delle case circondariali di Paola e Cosenza che hanno partecipato al laboratorio di scrittura creativa realizzato nell’ambito del progetto Liberi di Leggere, promosso dall’associazione di volontariato LiberaMente e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con il bando Direttiva 266/91, annualità 2014.

Il progetto ha visto l’implementazione della biblioteca del carcere di Cosenza con arredi e libri, la realizzazione di reading e incontri con gli autori ed il coinvolgimento della cittadinanza tramite la possibilità di lasciare un “libro sospeso” per la biblioteca.

Il libro è stato consegnato ai detenuti da personaggi autorevoli del mondo delle istituzioni, del volontariato e della cultura tra cui il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il presidente della Provincia, Francesco Iacucci, il consigliere regionale Giuseppe Aieta, il delegato al welfare del Comune di Cosenza, Alessandra De Rosa, il presidente di LiberaMente, Francesco Cosentini e il presidente del CSV Cosenza, Gianni Romeo.

L’occasione è stata utile anche per lanciare una riflessione sul dopo carcere. “Le istituzioni dovrebbero pensare a creare un’agenzia per l’inclusione sociale” – ha dichiarato Cosentini. Intanto, proprio grazie al progetto, è nato un punto di lettura e studio all’interno delle mura carcerarie. “Si aprono nuove prospettive per la realizzazione di un polo universitario – afferma il direttore della casa circondariale, Filiberto Benevento che consentirebbe ai detenuti di avviare e proseguire gli studi”.

Al  progetto Liberi di Leggere è stato assegnato il Premio Antonio Proviero Città di Trenta e il Premio persona e comunità del Centro studi cultura e società di Torino.

Martedì 24 ottobre, alle 18, nuova presentazione alla libreria Ubik di Cosenza.

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