Più di 200 ore di attività svolte e 50 correntisti. Sono questi i numeri che meglio rappresentano un anno di operatività della Banca del Tempo sul tirreno cosentino, nata grazie ad un programma finanziato da Fondazione con il Sud e promosso dal circolo AUSER di Paola.
Tre gli sportelli bancari attivi sul territorio (a Paola, Amantea e Fuscaldo) in cui sono impegnati 15 volontari tra operatori di sportello, segretari e mediatori culturali.
Nella Banca del Tempo il valore delle attività scambiate corrisponde unicamente alle ore impiegate per realizzarle. Chiunque può aderire alla Banca poiché ognuno è potenzialmente in grado di offrire qualcosa di utile agli altri. In modo particolare, sul tirreno cosentino, le attività maggiormente offerte e richieste sono state: lezioni di inglese ed informatica, piccoli lavori di manutenzione ed idraulica, giardinaggio e compagnia a persone anziane.
L’obiettivo del progetto “Costruire relazioni e solidarietà” è, infatti, favorire la prevenzione di situazioni di isolamento e di potenziale esclusione sociale in particolare delle fasce più deboli della popolazione (anziani, donne, immigrati, disabili e indigenti).
Il progetto è realizzato dal circolo AUSER in collaborazione con le istituzioni locali, il dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria e altre sette associazioni di volontariato.
“La Banca del Tempo non ha l’ambizione di risolvere tutti i problemi del nostro territorio – sottolinea Liliana Neri, responsabile della comunicazione del circolo AUSER di Paola – ma ci dà la possibilità di rafforzare le reti di vicinato e di prossimità, valorizzare la solidarietà e le esperienze personali, potenziare i luoghi di incontro, ridurre le disuguaglianze e la solitudine e, perché no, risolvere piccoli problemi economici senza l’utilizzo del denaro”.