Mettere subito gli ambulatori specialistici territoriali in condizione di riaprire e riprendere le loro attività di presa in carico di pazienti cronici e di attività diagnostica, anche attraverso un’adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale, la cui mancanza è spesso la causa dell’impossibilità di riaprire anche in quelle regioni dove le linee guida sono già pronte.
Questo l’appello lanciato dalle società scientifiche e dalle organizzazioni di medici riunite nell’Advisory Board di Senior Italia FederAnziani che ha promosso la tavola rotonda virtuale “Il problema delle cronicità al tempo del COVID -19” nella quale medici e pazienti hanno presentato le proprie proposte al viceministro della salute, Pierpaolo Sileri.
“Siamo preoccupati e, al tempo stesso, convinti che si può fare di più per la categoria dei senior e degli anziani” – ha commentato a margine dell’incontro il presidente di FederAnziani Calabria, Maria Brunella Stancato.
I medici chiedono al governo il rafforzamento del numero di specialisti negli ambulatori e la valorizzazione del lavoro multidisciplinare, della telemedicina, del telemonitoraggio e della medicina personalizzata, prevedendo la somministrazione, ove possibile, delle terapie a domicilio.