Si è svolta lo scorso 18 febbraio, a Trebisacce, la Giornata internazionale della lingua madre organizzata dal Club per l’Unesco della cittadina ionica e dalla Biblioteca Torre di Albidona.
La giornata è una celebrazione indetta dall’Unesco per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo. A relazionare il professore Franco Altimari. Per il docente dell’Università della Calabria, uno Stato resiste se ha una lingua che dà identità culturale.
“La lingua Italiana – ha ricordato Altimari – è stata, per secoli, una lingua minoritaria. Veniva considerata lingua morta perché esisteva solo scritta, ma non veniva parlata. Nel ‘600 è stato Alessandro Manzoni a darle valore. Ogni lingua è il risultato di una ibridazione millenaria. Tanto è vero che molte parole che usiamo risentono della cultura di altri popoli”.