Via libera dall’Europa alle nuove misure fiscali per il Terzo Settore

Via libera dall’Europa alle nuove misure fiscali per il Terzo Settore

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in data 8 marzo 2025, ha reso nota, in via definitiva, la delega al Governo per la Riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Ora spetta al Governo scrivere, entro l’anno, i decreti attuativi.

Le misure fiscali entreranno definitivamente in vigore dal 1° gennaio 2026 e riguarderanno, in primo luogo, i criteri per stabilire quando un’attività di interesse generale è svolta con modalità non commerciale e soprattutto quando un ente nel suo insieme assume natura commerciale o meno.

Particolare importanza assumeranno anche i due regimi forfettari di tassazione previsti agli articoli 80 e 86 del Codice del Terzo settore. Quest’ultimo, in particolare, consentirà ad Associazioni di promozione sociale (Aps) e Organizzazioni di volontariato (Odv), con entrate inferiori a 130mila euro, la possibilità di godere di una misura di favore, sia ai fini Iva che delle imposte dirette. Tale regime, dal 1° gennaio 2026, sostituirà, per tutti gli Enti del Terzo Settore di natura associativa, il regime fiscale di vantaggio previsto dalla L. 398 del 1991.

L’entrata in vigore del regime fiscale degli Enti del Terzo settore e delle imprese sociali, comporterà dal 1° gennaio 2026, la cessazione in via definitiva dell’anagrafe delle Onlus. Le organizzazioni dotate della qualifica di Onlus avranno tre mesi di tempo per adeguarsi alla normativa del Terzo settore e iscriversi al Registro unico nazionale del terzo settore (Runts). Il termine ultimo è, dunque, il 31 marzo 2026.

Le Onlus che non effettueranno il passaggio al Runts saranno costrette a devolvere il patrimonio accumulato nel corso dell’iscrizione alla relativa anagrafe. Risulta quindi evidente come le Onlus dovranno valutare con attenzione le diverse opzioni legate ai modelli offerti dal Terzo settore interrogandosi se risulti più coerente assumere la veste di ETS, oppure adottare il modello dell’impresa sociale in presenza di una gestione economica stabilmente in utile. 

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