L’Azienda Ospedaliera di Cosenza ha convocato una riunione giovedì 28 luglio per incontrare l’ASIT – Associazione Sud Italia Trapiantati e l’ANED – Associazione Nazionale Dializzati e Trapiantati in merito alla paventata chiusura del Centro trapianti di rene regionale. All’incontro, che si terrà alle ore 10.30 presso la direzione sanitaria dell’Azienda Ospedaliera, in via San Martino, a Cosenza, parteciperanno anche il direttore generale dell’AO, Achille Gentile, Pellegrino Mancini, coordinatore del Centro trapianti e i rianimatori.
La convocazione della riunione fa ben sperare le associazioni che, nei giorni scorsi, si erano riunite a Rende, su iniziativa dell’ASIT e del CSV Cosenza, per lanciare l’allarme sul rischio chiusura. La temuta soppressione del Centro trapianti di rene regionale (articolato nei due poli di Cosenza e Reggio Calabria), costituirebbe un grave danno per la cittadinanza e per coloro che, affetti da patologie renali, trovano nella struttura un luogo dove operano medici e ricercatori altamente qualificati.
In Calabria sono circa 160 i pazienti in lista d’attesa. Il problema scaturisce dalla mancanza di donazioni. Nonostante Cosenza sia la prima città in Calabria come numero di persone che hanno deciso di donare, occorre fare di più perché sono ancora in tanti ad opporsi alla donazione, quasi sempre per mancata informazione o poca conoscenza dell’argomento.
La riunione del 28 luglio apre uno spiraglio di luce per le associazioni anche perché la Regione Calabria si è detta disponibile a mettere in campo azioni a tutela del Centro trapianti.
Siamo soddisfatti per essere riusciti a richiamare l’attenzione delle istituzioni, della politica e dei media sulla questione – ha affermato Gianni Romeo, presidente di Volontà Solidale – come centri di servizio calabresi continueremo a restare accanto alle associazioni per difendere il territorio e il diritto alla salute e alla vita”.