Primo Rapporto sul Registro Unico nazionale del Terzo settore

Primo Rapporto sul Registro Unico nazionale del Terzo settore

TITOLOPrimo Rapporto sul Registro Unico nazionale del Terzo settore
AUTORIUnioncamere
TEMI TRATTATITerzo Settore, Enti del Terzo Settore, Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale, RUNTS, Registro Unico Nazionale, Altri Enti, ETS, Osservatorio del RUNTS, Ministero del Lavoro, Unioncamere.
SINOSSIAl 31 dicembre 2023, i 120mila enti registrati nel RUNTS sono in netta prevalenza Associazioni di promozione sociale (oltre 52mila, pari al 43,7%), Organizzazioni di volontariato (circa 37mila, pari al 30,7%) e Imprese sociali (quasi 24 mila, pari al 19,9%). Complessivamente, quindi, queste tre tipologie di ETS rappresentano il 94,3% del totale degli enti registrati. Sono inferiori le quote relative agli Altri enti del terzo settore (5,4%) e residuali quelle riferite agli altri soggetti.
Dal Registro risultano più di 2,5 milioni i volontari che prestano la propria opera negli ETS, la maggior parte dei quali operanti nelle ODV (65,5%, corrispondenti a quasi un milione e settecentomila unità) e nelle APS (23,9%, oltre 600mila unità). A questi si aggiungono quasi 55 mila lavoratori, concentrati per il 43,3% nelle ODV, 27,5% nelle APS e 26,4% negli Altri enti, mentre nelle imprese sociali si stima ci siano quasi 470mila lavoratori.
Se la concentrazione di ETS è elevata nel Mezzogiorno (31,6%), seguito da Nord-Ovest (23,3%), Centro (23,2%) e Nord-Est (21,9%), i dati rapportati alla popolazione residente evidenziano una presenza relativa più significativa nell’Italia orientale (237,6 ETS per 100mila abitanti) e in quella centrale (227,6), con il Mezzogiorno a seguire (190) e infine il Nord-Ovest (176,4).
 
Fonte: Comunicato Stampa Unioncamere
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