Giornata dell’Africa a Cosenza. Il resoconto

Giornata dell’Africa a Cosenza. Il resoconto

Parlare dell’Africa è difficile perché spesso si cade in facili pregiudizi e comuni stereotipi pieni di paternalismo e buonismo derivanti da chi pensa che il Continente non abbia una degna storia, né un futuro di riscatto. C’è chi, invece, lo presenta come un mercato vergine dove realizzare profitti che cambierebbero la vita di milioni di persone senza tenere conto delle politiche locali o delle diminuite materie prime. In occasione della giornata dell’Africa 2024, lo scorso 25 maggio a Cosenza, l’Associazione Stella Cometa Odv e la Consulta Intercultura della città di Cosenza hanno organizzato, nell’aula magna del Polo scolastico di Piazza Cappello, un evento in occasione della Giornata dell’Africa.

“L’Africa è un paese che, anche grazie alla presa di coscienza delle nuove generazioni, è destinato a svilupparsi e, soprattutto, ad essere percepito diversamente delle potenze occidentali, che l’hanno sempre reputato un continente senza speranza” – ha dichiarato Ibrahima Diop, presidente della Consulta Intercultura. Jean Marie Sinzinkayo, ingegnere e fondatore di IRCED, si è soffermato sulla storia del Burundi, teatro per alcuni decenni di guerre civili, cruenti e sanguinose. Ha auspicato, per questo paese, la fine della povertà entro il 2060, con la riduzione delle diseguaglianze e della disoccupazione attraverso lo sviluppo di un’agricoltura creatrice di ricchezza che si pone come fine l’unificazione e la riconciliazione del Paese.

Sulla stessa linea Mazi E. Ugwu che ha auspicato la libertà e l’indipendenza dei paesi africani in guerra, soprattutto del Biafra che ha visto morire, durante i conflitti, quasi nove milioni di persone. Per don Battista Cimino, fondatore e presidente di Stella Cometa, l’Africa è un continente ricco di bellezze naturali, abitato da persone laboriose con un grande senso di speranza e di riscatto. Durante la sua lunga permanenza ha toccato con mano le piaghe del colonialismo del passato e del presente, la corruzione dilagante, le varie forme di dittatura, la supremazia dell’uomo sulla donna. Di fronte a tanta miseria, il missionario e l’Associazione hanno risposto con la condivisione umana e spirituale della gente locale promuovendo progetti di solidarietà a lungo termine, di pronta assistenza, di educazione alla mondialità e di dialogo interreligioso nonché di volontariato internazionale. Gianfranco Sangermano, presidente del MO.CI Cosenza, raccontato la sua esperienza africana durante la quale ha osservato il lavoro enorme delle donne che restano i pilastri dell’economia e della famiglia.

L’intervento di Nicolò Sivini, direttore di GAO-Cooperazione Internazionale, è stato incentrato sui progetti realizzati in Tanzania e in Mali mentre Padre Fedele ha parlato della sua presenza nella Repubblica del Congo invitando le comunità alla conoscenza dei problemi e alla loro condivisione. Saverio Daniele, presidente dei Lions, ha avanzato la proposta di adottare scolari in Gambia ed esposto l’obiettivo di istituire una scuola calcio poiché lo sport rappresenta una possibilità di riscatto sociale per i giovani africani. Infine, Kevin Pratticò, Direttore Generale di Opera don Bonifacio Azione Verde, ha raccontato l’impegno dell’associazione che sta realizzando una Università.

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