È un esercito di 9 mila volontari quello che opera in provincia di Cosenza. Il dato è emerso dal report provinciale sulle organizzazioni di volontariato presentato dal CSV Cosenza durante la Conferenza del Volontariato, giunta alla sua terza edizione che si è svolta il 4 e 5 marzo, a Rende, alla presenza di più di 300 volontari. Le associazioni di volontariato sono 602, principalmente attive in ambito socio – sanitario (nella sola città di Cosenza sono 117).
Mentre a livello nazionale, secondo il report di CSVnet sulle organizzazioni di volontariato censite dal sistema CSV, si registra, a partire dal 2007, una costante diminuzione del numero di associazioni, nella nostra provincia il dato è in assoluta controtendenza visto che negli ultimi tre quinquenni si è verificata una costante crescita nella costituzione di organizzazioni di volontariato. In modo particolare, dal 2011 al 2015, sono nate 206 associazioni.
A guidare le organizzazioni sono soprattutto gli uomini (60%), tranne che nell’area urbana dove le donne sono alla guida delle associazioni nel 53% dei casi. “Il report del CSV è una fotografia del volontariato cosentino che si presenta vivo, variegato e impegnato quotidianamente nel dare risposte ai bisogni della comunità – ha affermato Maria Annunziata Longo, presidente di Volontà Solidale – la crescita del numero di associazioni ci dimostra che il Centro servizi, in questi anni, ha svolto bene il suo lavoro affiancandole durante la fase di costituzione e supportandole in seguito, in tutte le loro attività”.
Un associazionismo, quello cosentino, sempre più proiettato verso la rete. Alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche Sociali, Federica Roccisano, è stata, infatti, presentata la mappa sulle nuove povertà “Rete solidale” realizzata dal CSV insieme al tavolo nuove povertà che coinvolge diverse associazioni. Si tratta di un sito retesolidale.csvcosenza.it che racchiude i servizi presenti sul territorio provinciale (mense, docce, dormitori, assistenza alimentare e farmaceutica, vestiti, assistenza legale, ecc.) rivolti alla persone e alle famiglie in stato di bisogno. “Questa mappa per noi può essere preziosa – ha sottolineato l’assessore Roccisano – visto che stiamo avviando un percorso di contrasto alla povertà, ormai multidimensionale, per pianificare interventi rispondenti ai bisogni dell’utenza”. L’assessore Roccisano ha ascoltato anche i referenti delle associazioni che si occupano di disabilità in merito alla legge sul dopo di noi finalizzata a garantire un futuro autonomo alle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale. La legge è stata approvata dalla Camera e ora sarà esaminata dal Senato.
La Conferenza è stata l’occasione per fare il punto sulla riforma del terzo settore che riguarda anche il sistema CSV alla presenza del presidente di CSVnet, Stefano Tabò. “Dopo la sperimentazione di questi anni – ha affermato Tabò – inizia una nuova fase per i CSV che devono promuovere il volontariato anche negli altri organi del terzo settore”. I partecipanti alla due giorni hanno avuto modo di confrontarsi sui valori del volontariato grazie ad un laboratorio di idee.
I tavoli di lavoro su giovani, Europa, protezione civile hanno visto la partecipazione di circa 180 volontari. Il tavolo giovani, al quale hanno partecipato anche referenti di diversi istituti scolastici, è stato incentrato sul percorso di promozione del volontariato nelle scuole ponendo l’attenzione soprattutto sulle attività ludiche e pratiche da far svolgere ai ragazzi, su un percorso di riflessione sulla cittadinanza attiva e sulla Costituzione e sulla realizzazione di una piattaforma online attraverso la quale far interagire gli studenti e consentire loro di scambiarsi esperienze.
urante i lavori del tavolo Europa i referenti della Regione Calabria hanno manifestato la volontà di ascoltare il volontariato nella programmazione dei fondi comunitari, un volontariato che si presenta più maturo e pronto anche per le sfide europee. Inoltre, a breve, il coordinamento regionale dei CSV farà partire un corso di formazione sulla programmazione partecipata dei fondi.
In modo particolare al tavolo ambiente e protezione civile le associazioni si sono confrontate con il dirigente regionale della Protezione civile, Carlo Tansi. Tansi ha avanzato alcune proposte come quella di prevedere la presenza di un rappresentante del volontariato all’interno della struttura regionale della protezione civile, organizzare un evento regionale all’anno a cui invitare tutte le associazioni, puntare sulla specializzazione del volontariato di protezione civile attraverso esercitazioni continue, informatizzare la protezione civile mediante la creazione di una sala operativa regionale e utilizzando sito e APP per segnalare situazioni di emergenza.