Coltivare ed educare. Unione tra progetti

Coltivare ed educare. Unione tra progetti

Coltivare ed educare. Così due progetti di welfare si intersecano a Cosenza creando occupazione e scambi tra generazioni.

“Semi di Libertà” è il progetto promosso dall’associazione di volontariato penitenziario LiberaMente e finanziato dalla Regione Calabria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che vede i detenuti della casa circondariale “Sergio Cosmai” di Cosenza impegnati nella coltivazione di erbe aromatiche e ortaggi. Il progetto ha come obiettivo quello di offrire formazione e lavoro ai detenuti mediante la sistemazione delle serre e la piantumazione delle stesse tramite semenzai.

Le piantine coltivate dai detenuti sono state utilizzate per la realizzazione di un orto didattico al centro anziani di via Popilia, attività prevista dal progetto “Educare Insieme”, anch’esso finanziato dalla Regione Calabria con risorse del Ministero e promosso dal circolo ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) centro storico di Cosenza. Le piantine verranno progressivamente messe a dimora e curate da ragazzi tra gli 11 e i 18 anni e adulti dai 55 anni in su, per approfondire i temi dell’agricoltura biologica e della sana e corretta alimentazione.


Intanto, nei giorni scorsi, le piantine sono state donate al centro anziani alla presenza del funzionario giuridico pedagogico della casa circondariale Giulia De Marco, del vicepresidente del circolo ACLI centro storico Massimo Gualtieri, del presidente di LiberaMente Francesco Cosentini e di diversi componenti del consiglio direttivo del centro anziani. Nel progetto di LiberaMente sono coinvolti dieci detenuti; due di loro hanno già ottenuto un contratto di collaborazione della durata di otto mesi.

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