AMBIENTE. Rende: ancora potature selvagge. La denuncia della LIPU

AMBIENTE. Rende: ancora potature selvagge. La denuncia della LIPU

lipu-alberi-mozzatiLa LIPU – Lega Italia Protezione Uccelli di Rende torna ad occuparsi delle potature selvagge degli alberi avvenute a Rende negli ultimi due anni. Di seguito il comunicato stampa integrale dell’Associazione.

Dopo le orribili potature selvagge degli alberi avvenuti lo scorso inverno a Rende lungo le strade e in vari punti della città, ora è il turno degli alberi del parco fluviale dell’Emoli. Si tratta di pioppi, salici e aceri, alcuni anche di ragguardevoli dimensioni, letteralmente capitozzati, dove ciò che rimane dopo la potatura è solo parte del tronco. Alberi spettrali appunto, terribilmente e vagamente somiglianti a persone mutilate. Dopo le critiche che, tramite stampa, avevamo già lo scorso inverno sollevato ai comuni di Rende e Cosenza contro questa orribile pratica, pensavamo che ciò non potesse più accadere in futuro e, invece, siamo punto e a capo…… Eppure in varie occasioni abbiamo spiegato come questa pratica sia assolutamente sbagliata e da evitare e non solo per motivi di ordine estetico ma anche fisiologici. La salute della pianta viene infatti pregiudicata così come la stabilità e la sua la fisionomia.  La potatura non serve ad allungare la vita vegetativa della pianta, né tanto meno a migliorarne lo stato vegetazionale o a rafforzarla. Anzi è esattamente il contrario: attraverso i grandi tagli effettuati si facilita l’entrata di funghi e batteri patogeni, si predispone la crescita di rami instabili che inevitabilmente si innestano superficialmente sul tronco che risulteranno perciò facili a staccarsi e quindi pericolosi per l’incolumità delle persone! E a sostenere queste tesi non è solo la LIPU ma anche studiosi ed esperti di settore e di categoria.
Sarebbe opportuno che prima di procedere a tali pratiche il comune consultasse un agronomo, un naturalista e non si affidasse a persone  inesperte. Invitiamo i cittadini di Rende a farsi una camminata lungo il parco fluviale, si ritroveranno di fronte una scena apocalittica, alberi mozzati, mortificati…. “Alberi”, se così possono essere ancora definiti, che hanno terminato di esplicare le funzioni per le quali sono stati un tempo messi a dimora e cioè quelle di fare ombra, di rendere più salubre l’ambiente, di ingentilire il paesaggio e nello stesso tempo consentire ai piccoli uccelli di nidificare. Vorremmo capire quali siano state le motivazioni che hanno portato, ancora una volta, a questo tipo di “potatura” e, ancora una volta, chiediamo al sindaco di Rende e agli assessori competenti di fermare questo vergognoso e inutile massacro. Lo chiediamo noi come LIPU Rende, ma ci facciamo anche portavoce dei tanti cittadini che in queste ore si sono rivolti alla nostra associazione per intervenire contro questa anacronistica e terribile pratica. E non ci si venga a dire che quegli alberi erano pericolosi per l’incolumità della gente, perché erano alberi perfettamente dritti, come candelabri, alcuni dei quali anche centenari!  Il patrimonio arboreo cittadino è un patrimonio e un bene di tutta la collettività e come tale chiediamo che venga adeguatamente salvaguardato e si smetta, una volta per tutte, di intervenire selvaggiamente sugli alberi. (foto)

Sezione LIPU Rende
www.lipurende.it

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