Sarà presentato lunedì 10 febbraio, alle 10, nella sala stampa dell’aula magna dell’Università della Calabria, il libro di Mario Marazziti “Porte aperte, viaggio nell’Italia che non ha paura”, edito da Piemme. Ad organizzare l’iniziativa la Comunità di Sant’Egidio e Occhialì – Laboratorio sul mediterraneo islamico, struttura afferente al Dipartimento di lingue e scienze dell’educazione dell’Unical.
Ne discutono con l’autore il responsabile scientifico di Occhialì, Alberto Ventura e due membri del team dello stesso laboratorio, Valentina Zecca e Manuelita Scigliano. Il volume è dedicato alla rete dei corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche e dalla Conferenza Episcopale Italiana che si è allargata ed è diventata il modello concreto e praticabile di una vera integrazione.
Mario Marazziti, esperto e protagonista di politiche sociali innovative, ha attraversato l’intero Paese, da Treviso a Palermo, visitando città e piccoli centri, per raccogliere esperienze di un tipo di accoglienza diffusa che funziona e non richiede finanziamenti pubblici e che, mentre offre una nuova vita ai profughi, fa rinascere anche le comunità locali intorno a un progetto comune.
Marazziti, già editorialista per Corriere della Sera, Huffington Post, Avvenire e Famiglia Cristiana, è autore di diversi libri e co-fondatore della coalizione mondiale contro la pena di morte. Presidente del Comitato per i Diritti Umani e poi della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati dal 2013 al 2018, è stato promotore e primo firmatario della legge di cittadinanza per i bambini immigrati (ius soli e ius culturae) e ha portato a termine, tra l’altro, la riforma delle professioni sanitarie, la legge di sostegno ai disabili gravi «Dopo di noi», e quella sul recupero degli sprechi alimentari.