
Percorsi di inclusione persone con disabilità
Manifestazione di interesse volta a sostenere e finanziare progetti per la realizzazione di percorsi di inclusione volti alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone con disabilità e, in particolare, con disturbi dello spettro autistico. Scadenza: 26 novembre 2024
ENTE EROGATORE | REGIONE CALABRIA |
INTERVENTI E ATTIVITÀ FINANZIABILI | Interventi e attività finanziabili: a) percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e all’età di transizione fino ai ventuno anni, anche tramite voucher. DESTINATARI Persone con DSA nell’età evolutiva compresa quella di transizione fino ai 21 anni. TIPOLOGIA DI INTERVENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE Progetti in grado di prevedere percorsi di socializzazione “complementari”, anche a progetti già attivi, che possano: ✓ prevedere tutti i supporti necessari per l’accessibilità, nella sua accezione più ampia, perché diventino un luogo e tempo di incontri senza barriere siano esse fisiche, architettoniche, linguistiche, comunicative, culturali; ✓ assicurare la partecipazione attiva delle persone con DSA alle iniziative; ✓ essere inclusivi e non esclusivi, ovvero aperti non solo alle persone con disabilità ma estesi all’intera cittadinanza. b) progetti volti a prestare assistenza agli enti locali, anche associati tra loro, per sostenere l’attività scolastica delle persone con disturbi dello spettro autistico nell’ambito del progetto terapeutico individualizzato e del PEI. DESTINATARI Studenti con diagnosi di autismo e/o sindromi correlate ad alterazioni funzionali associate a gravi disturbi comportamentali e relazionali frequentanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. TIPOLOGIA DI INTERVENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE ✓ rafforzare i percorsi di inclusione scolastica, nel perseguimento di obiettivi educativo relazionali a favore di alunni con diagnosi di autismo e/o sindromi correlate ad alterazioni funzionali associate a gravi disturbi comportamentali e relazionali, quali manifestazioni di un disagio personale che si realizzano anche attraverso la figura dell’educatore professionale ridefinendo e riqualificando il setting assistenziale in ambito scolastico; ✓ gli interventi sono volti a garantire risposte orientate a gestire e/o ridurre i comportamenti problema, prevenendo, così, situazioni di rischio e valorizzando contestualmente modelli di comportamento positivi al fine di massimizzare azioni finalizzate all’inclusione degli alunni nel gruppo classe; ✓ prevedere l’utilizzo di supporti tecnologici (applicate videomodeling, CAA, etc) per favorire l’apprendimento di competenze anche sociali volte a migliorare l’autonomia le capacità adattative; ✓ prevedere percorsi complementari e temporanei attraverso alleanze con realtà del territorio (alternanza scuola – lavoro) anche in caso di gravi disturbi comportamentali con lo scopo di un raggiungimento graduale della partecipazione scolastica; ✓ prevedere il coordinamento con l’ufficio scolastico regionale, i servizi per le disabilità delle Aziende Sanitarie, i servizi di neuropsichiatria infantile, oltre che il costante monitoraggio e supporto dell’equipe sociosanitaria territoriale delle aziende sociosanitarie. SOGGETTI COINVOLTI Gli ATS in collaborazione con le aziende sanitarie e in coprogettazione formalizzata con gli Enti del Terzo Settore di cui al D.Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017. c) progetti finalizzati a percorsi di socializzazione con attività in ambiente esterno (gruppi di cammino, attività musicale, attività sportiva) dedicati agli adulti ad alto funzionamento. DESTINATARI Adulti con autismo di livello 1. TIPOLOGIA DI INTERVENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE Percorsi di socializzazione complementari anche a progetti già attivi ✓ organizzati in ambiente esterno (ad esempio gruppi di cammino, attività musicale, attività sportiva, etc.); ✓ che prevedano tutti i supporti necessari per l’accessibilità, nella sua accezione più ampia, perché diventino luogo e tempo di incontri senza barriere siano esse fisiche, architettoniche, linguistiche, comunicative, culturali; ✓ che individuino tutti i sostegni necessari alle persone con disturbi dello spettro autistico ad alto funzionamento, per assicurare la loro partecipazione attiva alle iniziative; ✓ inclusivi e non esclusivi, ovvero aperti non solo alle persone con disturbi dello spettro autistico ma estesi alla cittadinanza. d) progetti che si rivolgono al terzo settore per favorire attraverso attività sociali (sport, tempo ricreativo, mostre) l’inclusione. DESTINATARI Persone con disturbo dello spettro autistico. TIPOLOGIA DI INTERVENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE Progetti di inclusione rivolti al terzo Settore attraverso attività sociali di carattere ricreativo (ad esempio: sport, mostre, etc.) ad integrazione delle azioni volte a promuovere competenze e abilità della persona con DSA in un’ottica di miglioramento della qualità della vita. Interventi che rientrano in questa linea di azione si propongono di implementare le attività sportive culturali, ricreative, artistiche realizzate da parte degli enti del terzo settore e/o strutture specializzate, al fine di favorire lo sviluppo di autonomie e l’integrazione delle persone con DSA in attività culturali ricreative e sportive. In particolare, si tratta di attività a sostegno dell’inclusione sociale da svolgersi indicativamente nelle ore pomeridiane nelle giornate festive tra queste attività a titolo esemplificativo possono rientrare: ✓ Visite laboratori in luoghi di interesse culturale o artistico; ✓ attività di gruppo per stimolare la comunicazione; ✓ attività socioculturali e ricreative anche in occasione delle principali festività; ✓ danza e musicoterapia; ✓ interventi assistiti con animali; ✓ organizzazione di eventi musicali aperti alla collettività ai fini del coinvolgimento delle persone con DSA. e) progetti sperimentali volti alla formazione e all’inclusione lavorativa. DESTINATARI Persone con disturbo dello spettro autistico dai 15 anni ai 64 anni di età. TIPOLOGIA DI INTERVENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE I progetti individuali valutati in sede di UVMD e definiti nel progetto individualizzato, costruito a partire dalla valutazione neuro funzionale, hanno l’obiettivo di includere nel contesto lavorativo e occupazionale le persone con DSA. Gli stessi potranno prevedere attività giornaliere, esperienze di lavoro, percorsi di supporto all’inserimento mirato e/o tirocini finalizzati all’inclusione sociale, l’autonomia delle persone e alla abilitazione (DGR n. 472/2018 e DDG n.1527/2019). L’UVMD può, inoltre, valutare il riferimento agli obiettivi e agli esiti previsti dal progetto personalizzato la definizione dei supporti alle attività giornaliere attraverso moduli innovativi orientati all’inclusione sociale attiva e lavorativa. Questi possono considerare sia la frequenza particolari programmi educativi abilitativi in sinergia con gli ambiti di attività dei centri diurni, sia lo sviluppo di interventi di carattere sociosanitario nell’ambito di percorsi educativi e/o occupazionali esterni al centro diurno monella ambito di strutture residenziali innovative tenendo conto dei bisogni assistenziali con correlati e progetti personalizzati in un’ottica di autodeterminazione. I progetti percorsi attivabili sulla base del progetto individualizzato vengono definiti con riferimento ai seguenti ambiti di operatività in una prospettiva di empowerment e in funzione del miglioramento della qualità della vita delle persone con DSA attraverso: ✓ interventi socio abilitativi individualizzati finalizzati al potenziamento e raggiungimento delle abilità e capacità funzionali, alla base della consapevolezza e dello sviluppo delle competenze gli interventi andranno monitorati, tenendo conto dell’evoluzione delle competenze della persona con DSA nel tempo e sono orientati all’autonomia personale ad attiva nell’ambito della vita quotidiana. ✓ interventi per promuovere la deistituzionalizzazione di persone con DSA ospiti di unità di offerta residenziali e semi residenziali favorendo il supporto alla domiciliarità e a tal fine possono essere gestiti da reti a cui partecipano soggetti gestori delle medesime unità di offerte residenziali e semiresidenziali; ✓ interventi integrati per l’occupabilità: per sviluppare nuove opportunità di autorealizzazione e capacitazione compatibili con il profilo funzionale della persona con DSA prevedendo l’erogazione di prestazioni sociosanitarie e di interventi a valenza abilitativa in un contesto socializzante occupazionale non produttivo e alternativo all’inserimento al centro diurno. Gli interventi di accompagnamento hanno l’obiettivo di favorire esperienze di partecipazione e inserimento in contesti reali resi inclusivi. L’accompagnamento graduale in contesti socializzanti occupazionali deve realizzarsi offrendo supporti emancipativi che garantiscano lo sviluppo di competenze indispensabili a rendere la persona in grado di interagire positivamente con il contesto mirando all’autodeterminazione; ✓ Interventi integrati orientati alla formazione, all’accompagnamento e all’inserimento lavorativo della persona con DSA attraverso l’attivazione e realizzazione di un percorso orientato all’occupabilità in contesti produttivi, commerciali, turistici, disponibili ad accogliere ed includere nel proprio organico la persona con DSA. L’individuazione sul territorio delle realtà produttive ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di nuove opportunità congruenti con l’evoluzione del profilo di funzionamento della persona. In tal modo si realizzeranno le condizioni per coinvolgere accompagnare la persona con DSA in contesti produttivi, alternativi anche all’inserimento al centro diurno. Il percorso è, quindi, di mediazione assistita tra riabilita specifiche della persona e il contesto produttivo, che dovrà individuare compiti e mansioni finalizzati alla realizzazione del percorso integrato per l’integrazione per l’inclusione occupazionale proiettato all’inserimento lavorativo. L’erogazione degli interventi di sostegno accompagnerà la persona con DSA, creando le condizioni favorevoli a conciliare le esigenze personali con quelle produttive e attivare allenare la capacità e le competenze della stessa per farla diventare una risorsa all’interno del contesto produttivo. ✓ Gli interventi diretti alla persona devono essere valutati dall’UVMD e definiti nel progetto individualizzato. f) Interventi volti alla formazione dei nuclei familiari che assistono persone con disturbo dello spettro autistico. DESTINATARI Le famiglie delle persone con DSA TIPOLOGIA DI INTERVENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE Interventi di supporto alla famiglia, come parent training e coaching anche attraverso strumenti e metodologie da attuare anche a distanza per il supporto il monitoraggio della situazione all’interno dell’ambiente familiare. Gli interventi si qualificano in: ✓ attività di prevenzione e di sostegno alle famiglie fin dalla prima diagnosi attraverso l’accompagnamento alla comprensione della diagnosi caratterizzata da difficoltà dell’interazione sociale e della comunicazione, da una marcata difficoltà/impossibilità di aggancio congiunto e presenza di comportamenti ripetitivi immutabilità dell’ambiente circostante; ✓ programmi di intervento mediati dai genitori; ✓ interventi di formazione e sensibilizzazione sull’educazione sessuale e affettiva di persone con DSA per i genitori; ✓ promozione di percorsi di supporto e di auto mutuo aiuto ai fratelli di persone con DSA. g) progetti sperimentali di residenzialità e per l’abitare supportato finalizzati alla promozione del benessere e alla qualità della vita delle persone con disturbi dello spettro autistico. DESTINATARI Persone con disturbi dello spettro autistico che abbiano compiuto i 18 anni di età. TIPOLOGIA DI INTERVENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE I progetti valutati in sede definiti nel progetto individualizzato hanno lo scopo di favorire percorsi di emancipazione dal contesto attraverso l’esperienza dell’abitare in autonomia o supportati in soluzioni alloggiative di tipo familiare. Questa linea di intervento favorisce lo sviluppo e il consolidamento delle abilità e delle autonomie in funzione dell’obiettivo di vita indipendente e inclusione sociale, mediante la definizione di progetti personalizzati, che prevedano esperienze residenziali in soluzioni alloggiative di tipo familiare integrate con percorsi giornalieri, anche di tipo innovativo rispetto alle attuali soluzioni codificate per l’accompagnamento della persona con DSA nel suo progetto di vita. Questi progetti hanno l’obiettivo di dare la possibilità alle persone con autismo di sperimentare percorsi di autonomia attraverso la graduale emancipazione dalla famiglia per la costituzione di un’identità adulta in un contesto protetto e accogliente con la presenza di personale qualificato e di offrire alle famiglie un alleggerimento del carico di cura e l’opportunità all’intero nucleo di sperimentare momenti di distacco tesi ad accompagnare famiglie e individui all’indipendenza e al miglioramento della qualità della vita. Gli interventi possono essere: ✓ di breve durata, ovvero di massimo di 120 giornate annue articolate in accessi aventi durata minima per accesso di 3 giorni consecutivi; ✓ di lunga durata, ovvero per 365 giornate annue senza soluzione di continuità temporale. |
CHI PUÒ PARTECIPARE | Ambiti Territoriali Sociali, in forma singola o associata, in co-progettazione formalizzata con gli Enti del Terzo settore di cui al D.lgs. 3 luglio 2017 n. 117. |
DOTAZIONE FINANZIARIA | Budget complessivo € 1.586.211.22, suddiviso sulle diverse tipologie di azione. La proposta progettuale presentata deve prevedere, a scelta del soggetto proponente, almeno due (2) linee di azione e una quota di cofinanziamento non inferiore al 10% (non valorizzazione, del personale volontario). |
MODALITÀ E TERMINI DI PARTECIPAZIONE | La domanda di partecipazione va inviata esclusivamente alla Regione Calabria, Dipartimento Salute e Welfare, Settore Welfare, al seguente indirizzo welfare.lw@pec.regione.calabria.it, riportando nell’oggetto la seguente dicitura “D.G.R. n. 161 del 13 aprile 2023 in attuazione del D.P.C.M. del 29 luglio 2022, recante “Riparto e modalità per l’utilizzazione delle risorse del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità – Annualità 2023”, firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto destinatario della manifestazione di interesse (Comune Capofila dell’Ambito Territoriale Sociale). La domanda deve essere inviata entro e non oltre le ore 23:59 del 26 novembre 2024, pena l’inammissibilità della proposta. |
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