Un itinerario che ha unito luoghi, comunità e linguaggi universali. È questo il segno lasciato dall’ultimo weekend dell’ottava edizione del Festival Antonio Vivaldi, rassegna internazionale organizzata dall’Associazione Cosenza Autentica APS in rete con l’AIAM – Associazione Italiana Attività Musicali, sotto la direzione artistica dei Maestri Alessandro Marano e Margherita Capalbo, con il sostegno del Ministero della Cultura – Fondo Unico per lo Spettacolo e di Art Bonus.
Lo scorso 27 settembre al Castello Aragonese di Castrovillari, si è esibito il pianista greco Andreas Xenopoulos. La serata è stata aperta dal giovane talento Giancarlo Grande, che ha confermato la vocazione del Festival a valorizzare le nuove generazioni. Sempre sabato, nel cuore della Sila, la Sala Saverio Marra del Museo Demologico di San Giovanni in Fiore ha ospitato il concerto “Sulla rotta del Burian”, con la pianista Margherita Capalbo e il flautista Ivan Nardelli. Domenica il Festival si è spostato a Morano Calabro, nel Chiostro di San Bernardino da Siena, dove protagonista è stato il pianista e compositore Maurizio Mastrini.
“Questo weekend ha dimostrato ancora una volta – sottolinea Giulio Melicchio, presidente dell’Associazione Cosenza Autentica APS – come la musica possa diventare strumento di coesione, capace di attraversare i territori e metterli in dialogo tra loro. Dal Pollino alla Sila abbiamo visto comunità partecipi, spazi storici rivivere e artisti di altissimo livello intrecciarsi con le nuove generazioni. È la conferma che il Festival Antonio Vivaldi non è solo una rassegna musicale, ma un progetto culturale che vuole rafforzare identità, promuovere bellezza e raccontare la Calabria al mondo”.