Grande partecipazione alla giornata conclusiva del corso sulla comunicazione promosso dal CSV Cosenza e rivolto alle associazioni di volontariato del cosentino. Lo scorso 6 luglio, presso Palazzo Arnone, a Cosenza, alla presenza di circa 80 volontari provenienti da tutta la provincia, il giornalista della trasmissione televisiva “Le Iene”, Luigi Pelazza, ha tenuto l’ultima lezione del percorso formativo soffermandosi sulle tecniche di comunicazione, su come utilizzare al meglio le nuove tecnologie, ma soprattutto su come trasmettere agli altri le proprie sensazioni. “Tutto si concentra nel cuore” – ha affermato – “così come ci prende la storia, dobbiamo raccontarla”.
Entusiasti i partecipanti al corso che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con un personaggio che ha seguito, attraverso i suoi servizi televisivi, molti casi scottanti, ma che ha anche dato spazio, nelle sue inchieste, a diverse tematiche sociali.
Dopo il seminario di Pelazza si è svolto l’incontro “La comunicazione sociale oggi. La buona notizia è una notizia? Come favorire l’incontro tra giornalisti e volontariato” al quale hanno partecipato lo stesso Pelazza, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri e il Presidente del Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”, Gregorio Corigliano.
“La notizia non è né buona, né cattiva” – ha ricordato Soluri – “c’è la tendenza a criminalizzare gli organi di informazione, ma non sono gli organi di informazione ad essere cattivi, è il mondo ad esserlo”. Soluri, che ha manifestato il proprio apprezzamento per la buona riuscita del corso organizzato dal CSV, ha anche invitato i giornalisti a dedicare maggiore attenzione ai temi di rilevanza sociale.
“Questo corso è servito a creare un ponte tra il volontariato e il mondo dell’informazione, il volontariato deve avere lo spazio che merita sui media, ma il suo valore non deve trasformarsi unicamente in voglia di apparire”. Ha sottolineato l’importanza del volontariato anche Gregorio Corigliano che ha approfondito il ruolo del servizio pubblico nella comunicazione sociale e in merito alla buona notizia ha affermato: “una buona notizia potrebbe essere una notizia, ma non è una notizia se il fatto non è d’interesse per il pubblico”.
Per Luigi Pelazza la buona notizia non è una notizia, ma i giornalisti de “Le Iene” spesso scelgono di concludere un servizio che racconta una storia negativa (che quasi sempre è notizia) con un messaggio di speranza e positività. E la cattiva notizia diventa una buona notizia.
I lavori sono stati introdotti da Maria Annunziata Longo, Presidente di Volontà Solidale che ha spiegato i motivi per cui il CSV ha pensato di organizzare un corso di questo tipo. “Le associazioni hanno difficoltà nel comunicare all’esterno le proprie attività e noi abbiamo voluto supportarle con un percorso formativo specifico. Sui territori abbiamo incontrato molti volontari, ma anche corrispondenti locali delle maggiori testate giornalistiche calabresi che si sono messi a disposizione nel seguire con attenzione il mondo del volontariato”.
Mariacarla Coscarella, Direttore del CSV ha, invece, illustrato i risultati del corso: 100 i volontari che hanno partecipato; 50 le Organizzazioni di Volontariato coinvolte; 38 le ore di lezione.
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Volontariato in prima pagina. Partecipata la giornata conclusiva del corso sulla comunicazione
Grande partecipazione alla giornata conclusiva del corso sulla comunicazione promosso dal CSV Cosenza e rivolto alle associazioni di volontariato del cosentino. Lo scorso 6 luglio, presso Palazzo Arnone, a Cosenza, alla presenza di circa 80 volontari provenienti da tutta la provincia, il giornalista della trasmissione televisiva “Le Iene”, Luigi Pelazza, ha tenuto l’ultima lezione del percorso formativo soffermandosi sulle tecniche di comunicazione, su come utilizzare al meglio le nuove tecnologie, ma soprattutto su come trasmettere agli altri le proprie sensazioni. “Tutto si concentra nel cuore” – ha affermato – “così come ci prende la storia, dobbiamo raccontarla”. Entusiasti i partecipanti al corso che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con un personaggio che ha seguito, attraverso i suoi servizi televisivi, molti casi scottanti, ma che ha anche dato spazio, nelle sue inchieste, a diverse tematiche sociali. Dopo il seminario di Pelazza si è svolto l’incontro “La comunicazione sociale oggi. La buona notizia è una notizia? Come favorire l’incontro tra giornalisti e volontariato” al quale hanno partecipato lo stesso Pelazza, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri e il Presidente del Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”, Gregorio Corigliano. “La notizia non è né buona, né cattiva” – ha ricordato Soluri – “c’è la tendenza a criminalizzare gli organi di informazione, ma non sono gli organi di informazione ad essere cattivi, è il mondo ad esserlo”. Soluri, che ha manifestato il proprio apprezzamento per la buona riuscita del corso organizzato dal CSV, ha anche invitato i giornalisti a dedicare maggiore attenzione ai temi di rilevanza sociale. “Questo corso è servito a creare un ponte tra il volontariato e il mondo dell’informazione, il volontariato deve avere lo spazio che merita sui media, ma il suo valore non deve trasformarsi unicamente in voglia di apparire”. Ha sottolineato l’importanza del volontariato anche Gregorio Corigliano che ha approfondito il ruolo del servizio pubblico nella comunicazione sociale e in merito alla buona notizia ha affermato: “una buona notizia potrebbe essere una notizia, ma non è una notizia se il fatto non è d’interesse per il pubblico”. Per Luigi Pelazza la buona notizia non è una notizia, ma i giornalisti de “Le Iene” spesso scelgono di concludere un servizio che racconta una storia negativa (che quasi sempre è notizia) con un messaggio di speranza e positività. E la cattiva notizia diventa una buona notizia.
I lavori sono stati introdotti da Maria Annunziata Longo, Presidente di Volontà Solidale che ha spiegato i motivi per cui il CSV ha pensato di organizzare un corso di questo tipo. “Le associazioni hanno difficoltà nel comunicare all’esterno le proprie attività e noi abbiamo voluto supportarle con un percorso formativo specifico. Sui territori abbiamo incontrato molti volontari, ma anche corrispondenti locali delle maggiori testate giornalistiche calabresi che si sono messi a disposizione nel seguire con attenzione il mondo del volontariato”. Mariacarla Coscarella, Direttore del CSV ha, invece, illustrato i risultati del corso: 100 i volontari che hanno partecipato; 50 le Organizzazioni di Volontariato coinvolte; 38 le ore di lezione.