Forse nessuno lo sa, ma in Calabria ci sono tre Centri per la CCSVI (Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale) e due si trovano nel cosentino, a Cosenza e Belvedere. È quanto emerso dalla ricerca “Sclerosi Multipla e CCSVI in numeri” realizzata dall’Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla Calabria con il sostegno del CSV – Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza nell’ambito delle MAP – Micro Azioni Partecipate e presentata il 20 dicembre scorso a Cosenza.
Sono 3.000, nella nostra regione, i casi di Sclerosi Multipla, 700 solo nella provincia di Cosenza. Nell’ultimo anno sono almeno 30 i nuovi casi registrati presso il Reparto di Neurologia dell’Ospedale di Cosenza.
Attraverso questa ricerca è stata effettuata una fotografia della situazione della sanità in Calabria, soprattutto nella provincia di Cosenza, per quanto riguarda la cura della Sclerosi Multipla e della neo approdata CCSVI. L’Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla Onlus intende incoraggiare, coordinare e sostenere la ricerca del Professore Paolo Zamboni rivolta alla prevenzione, diagnosi e cura della Sclerosi Multipla con particolare riferimento alle sue connessioni con l’Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale. Dalla ricerca, realizzata tramite la somministrazione di questionari anonimi a pazienti, medici di base e responsabili di strutture sanitarie, è emerso soprattutto il punto di vista dei pazienti che lamentano principalmente i lunghi tempi di attesa per eseguire esami medici, ma anche la mancanza di informazioni e la scarsa reperibilità del personale medico. Molti di loro preferiscono curarsi fuori regione per la maggiore efficienza, organizzazione e tempestività di servizio riscontrate nelle strutture sanitarie. Inoltre la maggior parte degli intervistati ritiene auspicabile il rinnovo dei macchinari specifici per la diagnosi e i controlli periodici richiesti dalla patologia e una maggiore preparazione del personale infermieristico.
L’obiettivo dell’Associazione, che attualmente opera in rete con la Clinica Tricarico di Belvedere e lo Studio Radiologico Perri di Cosenza, è quello di spingere la Regione Calabria ad istituire un Centro per la CCSVI. “È necessario investire in centri di qualità” – ha affermato Assunta Mazzei. Per la Clinica Tricarico era presente Domenico Bonofiglio, Cardiologo Emodinamista che ha parlato dell’attività portata avanti dalla struttura sanitaria in cui possono essere effettuati interventi di angioplastica al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti. Giovanni Perri dello Studio Radiologico Perri ha voluto mettere a servizio della causa la sua professionalità e i suoi macchinari. “Da oltre un anno eseguiamo esami gratuiti specifici per la CCSVI, è un modo di portare avanti il metodo del Professore Zamboni”. Un metodo che trova ancora oggi molti detrattori, soprattutto tra i neurologi. Disponibilità ad aprire un dialogo con l’Associazione è stata mostrata dal Direttore Sanitario del Distretto di Cosenza, Eugenio Gagliardi presente all’incontro.