In Italia siamo in piena emergenza alimentare e lo si capisce dal numero di poveri in aumento (4 milioni). Il Banco Alimentare ha lanciato, in questi mesi, un grido d’allarme. I suo magazzini sono vuoti in tante parti d’Italia. In Calabria le scorte sono esaurite e per mese di maggio la distribuzione di viveri è stata sospesa.
Per far fronte a questa emergenza sabato 14 giugno è stata promossa dalla Fondazione Banco Alimentare, per la prima volta in Italia, una giornata di raccolta alimentare straordinaria per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave situazione di difficoltà e per cercare di mobilitare enti, istituzioni e centri della grande distribuzione.
Per fronteggiare l’emergenza povertà è stato creato, a livello nazionale, un gruppo che si chiama “Insieme per l’aiuto alimentare” di cui fanno parte otto grandi realtà italiane tra cui la rete del Banco Alimentare. L’obiettivo è quello di sollecitare il Governo nazionale a presentare al più presto all’Unione Europea un nuovo piano di aiuti operativo. Il vecchio piano, adottato per circa trent’anni di seguito, fino al 2013, è stato ormai accantonato dall’Unione che ha chiesto agli Stati membri di presentarne uno nuovo, per cui sono stati anche assegnati dei fondi. La Francia, la Spagna e altri paesi lo hanno già fatto, l’Italia, invece, è in grave ritardo. Questa è la ragione per cui da gennaio 2014 in Italia non sta arrivando più alcun aiuto. In Calabria il Banco Alimentare esiste dal 1996.
Nel 2013 sono stati distribuiti 3.955 tonnellate di prodotti per un valore commerciale di circa 12 milioni di euro. Attualmente al Banco Alimentare offrono il loro contributo decine di volontari distribuiti in tutta la regione. Volontari che diventano migliaia in occasione della realizzazione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e che sabato prossimo ritorneranno in oltre 400 supermercati della regione.