È una lunga lettera aperta quella di “GOEL – Gruppo Cooperativo” e “Comunità Progetto Sud” che vuole mettere in evidenza la situazione drammatica in cui versano il Meridione e la Calabria dopo il lockdown.
In particolare, le due realtà sociali, condividendo le misure opportune assunte da governo e regioni per il contenimento della diffusione del coronavirus, accendono i riflettori sui pericoli che si corrono in Calabria a causa della presenza della ‘ndrangheta e di una dilagante povertà.
Nella missiva avanzano, però, anche delle proposte fattive sperando che possano essere colte dalle istituzioni: la realizzazione di un piano di infrastrutturazione tecnologica e digitale per le imprese calabresi, il potenziamento e la qualificazione del comparto agroalimentare biologico, la promozione di un turismo lento e di un piano d’investimenti di rafforzamento strutturale della sanità.
Infine, GOEL e Progetto Sud chiedono la valorizzazione del mutualismo (consumare locale, consumare meridionale, consumare italiano) e della sussidiarietà della società civile, mentre invitano il terzo settore a lanciare il cuore oltre l’ostacolo, senza chiudersi nei propri problemi e nelle proprie difficoltà del momento, che potranno essere superate solo ritornando a “farsi territorio” e animando e organizzando le comunità di appartenenza.
L’intero documento si può leggere sul sito goel.coop.