L’edizione 2017 del Rapporto annuale di Labus sull’amministrazione condivisa dei beni comuni esamina il funzionamento dei patti di collaborazione.
Dal campione di patti di collaborazione esaminato emergono alcune caratteristi generali: il processo che porta alla sottoscrizione dei patti fa dei singoli cittadini coinvolti una “società responsabile” che a sua volta contribuisce alla definizione di una “identità collettiva” che va verso la costruzione di un nuovo modello di vita nella città. Questo nuovo modello si incentra sulla pratica quodidiana della cura delle persone e dei beni comuni.
Dal punto di vista della durata, risulta che i patti non hanno una durata predefinita, ma di volta in volta vengono individuati i tempi più adeguati al bene in oggetto.