Venerdì 9 settembre il direttore generale dell’Asp – Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha convocato l’AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla in merito alla paventata chiusura del Centro Sclerosi Multipla di Serra Spiga.
L’associazione, nei giorni scorsi, ha lanciato l’allarme dopo aver preso visione della delibera Asp del 29 agosto scorso che, di fatto, cancella il Centro, determinando così l’impossibilità per le persone con sclerosi multipla di ricevere cure appropriate e qualità nella presa in carico.
Il Centro Sclerosi Multipla, nel precedente atto aziendale risultava UOC – Unità Operativa Complessa multidisciplinare di Neurologia per la Sclerosi Multipla. Nel nuovo atto, invece, la stessa Unità Operativa non esiste più. “È un provvedimento gravissimo che avrà delle ricadute drammatiche per almeno 400 presone affette da sclerosi multipla nella provincia e non solo” – ha affermato Anna Flaminia Batta Veltri, presidente dell’associazione.
“Il Centro, non esistendo più, perderà il proprio accreditamento presso l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco e non potrà prescrivere farmaci ai malati che, quotidianamente, si recano presso il reparto per ottenere il piano terapeutico e, cosa ancor più grave, i neo diagnosticati non potranno più curarsi in maniera tempestiva in virtù della perdita della capacità prescrittiva dei neurologi”.
L’AISM ha lanciato, pertanto, un appello anche ai vertici della Regione Calabria da cui sono giunte rassicurazioni. “Il Centro di Serra Spiga – ha sottolineato il governatore calabrese, Mario Oliverio – non sarà né cancellato, né smantellato, ma dovrà essere potenziato e migliorato”.
L’AISM, dunque, attende fiduciosa l’incontro con la direzione sanitaria dell’Asp perché, secondo la presidente Batta Veltri, solo carte ufficiali riusciranno a rasserenare i pazienti, molto preoccupati per il rischio chiusura.
“Noi siamo per la difesa dei diritti – continua la presidente – e continueremo a tenere alta l’attenzione sperando che questi diritti vengano tutelati attraverso azioni concrete, altrimenti siamo pronti ad intraprendere iniziative clamorose a livello nazionale, regionale e locale”.