Lo scorso 27 luglio un uomo di 75 anni, affetto da leucemia, è morto dopo una trasfusione con sangue infetto effettuata presso l’Ospedale di Cosenza.
I familiari hanno presentato denuncia alla Procura che ha avviato una inchiesta. L’AVIS – Associazione Volontari Italiani Sangue Calabria rivolge un pensiero commosso e le più sentite condoglianze alla famiglia del defunto chiarendo il ruolo dell’Associazione nelle operazioni di raccolta di sangue. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa.
Con riferimento alla tragica scomparsa del paziente ricoverato presso l’Ospedale di Cosenza, l’AVIS regionale Calabria rivolge un pensiero commosso e le più sentite condoglianze alla famiglia del defunto. L’AVIS chiarisce il ruolo dell’Associazione nelle raccolte di sangue in Calabria.
È già dal 2006 che l’Associazione garantisce l’autosufficienza di sangue intero per gli ammalati della nostra regione. La funzione dell’AVIS è, infatti, quella di attivare i propri iscritti e di effettuare le chiamate ai propri donatori, sotto il controllo delle Aziende Ospedaliere di riferimento. L’AVIS non ha, infatti, laboratori clinici o di analisi ed anche lo stato di salute dei donatori è controllato e monitorato dalle Aziende Ospedaliere di competenza. L’Associazione percepisce il solo rimborso per le spese sostenute. L’AVIS, come di consueto, confida pienamente nel lavoro degli ispettori ministeriali e della Magistratura, che chiarirà le responsabilità di ognuno. Non bisogna dimenticare, anche in tali circostanze, gli oltre 34.000 donatori AVIS della nostra regione che quotidianamente e silenziosamente, da tanti anni, contribuiscono in maniera insostituibile a salvare vite umane.
Rocco Chiriano
Presidente Avis Regionale Calabria