“Autorizzare la cosiddetta moto-cavalcata in pieno Parco è un oltraggio alla natura che non può essere giustificato da nessuna motivazione, né di tipo turistico, né di carattere sportivo”. Con queste parole Legambiente protesta contro l’Ente Parco della Sila che ha consentito che si tenesse un evento del genere il 13 ottobre scorso proprio nel Parco.
I dirigenti del Circolo silano di Legambiente si chiedono come sia stato possibile autorizzare un evento che ha portato all’interno di un’area protetta di pregio come quella del Parco della Sila, una centinaio di appassionati di quad che con i loro veicoli hanno prodotto un frastuono inconcepibile, un vero e proprio inquinamento acustico, durato ininterrottamente per 10 ore, causando disturbo alla fauna selvatica oltre che vari problemi alla flora con sollevamento di terra e polvere.
“Infrangere le regole nel territorio del Parco è diventato cosa abitudinaria” – fanno sapere da Legambiente. L’Associazione si adopererà affinché tali situazioni diventino oggetto di discussione da parte dei cittadini, delle altre associazioni e soprattutto da parte delle istituzioni e degli organi deputati al controllo.