L’AUSER di Rende mette a disposizione un servizio gratuito di telefonia digitale

L’AUSER di Rende mette a disposizione un servizio gratuito di telefonia digitale

La solitudine è una condizione che interessa gli anziani soprattutto d’estate quando le città di svuotano e familiari e vicini di casa partono per le vacanze. L’AUSER di Rende ha attivato un servizio gratuito di telefonia sociale a cui può rivolgersi chi si sente solo o chi ha bisogno di parlare con qualcuno tramite il numero di telefono 327.8965584. Telefonando a questo numero, oppure inviando un messaggio WhatsApp, risponderà una volontaria pronta ad offrire ascolto e sostegno. Il punto di ascolto è attivo ogni martedì e venerdì dalle ore 10 alle 12 e ogni lunedì e giovedì dalle ore 16 alle 18 anche nei mesi di luglio e agosto ed è rivolto agli anziani dell’area urbana.

Si tratta di un aiuto che si pone l’obiettivo di limitare l’isolamento sociale degli anziani e favorire le relazioni: è una risposta solidale che i volontari offrono mettendo a disposizione il loro tempo libero, per stare vicino alle persone più fragili, ascoltare i loro bisogni e aiutarli ad orientarsi rispetto alle loro necessità.

“È impressionante il numero di anziani nelle nostre comunità che vivono i disagi provocati dalla solitudine – ha dichiarato la presidente dell’associazione Elena Hoo – e quando nei mesi più caldi si deve restare in casa e diventa più difficile partecipare alla vita sociale, i disagi aumentano e queste persone hanno meno strumenti per combattere la solitudine ed affrontare le difficoltà quotidiane”.

Purtroppo, la società non si cura degli anziani se non quando hanno problemi di salute grave e quindi restano persone vulnerabili e invisibili. Avere un punto di riferimento sicuro dove rivolgersi anche solo per parlare attraverso una telefonata o una videochiamata, è una possibilità per valorizzare le relazioni e creare comunità solidale.

A questo stesso numero, inoltre, ci si potrà rivolgere per fissare un appuntamento con losportello di cittadinanza digitale perché l’altra faccia dell’esclusione sociale è l’analfabetismo digitale. Infatti, oggi l’ambito digitale occupa una parte importante della comunicazione e della vita giornaliera; inoltre, sempre più servizi della Pubblica Amministrazione sono disponibili solo attraverso l’accesso on line e tutto questo rischia di essere uno svantaggio per le persone anziane che non hanno competenze. Avere quindi un esperto a cui chiedere aiuto e ricevere una risposta immediata sull’utilizzo di WhatsApp, e-mail, Spid, recupero password o per prenotarsi dal medico piuttosto che con gli uffici postali, oggi può essere molto importante anche per esercitare i propri diritti.

L’iniziativa rientra nel progetto “Noi comunità generativa e digitale” nato per stare vicino alle persone fragili e avanti negli anni, finanziato dalla Regione Calabria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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