La Lipu a tutela delle spiagge calabresi

La Lipu a tutela delle spiagge calabresi

Quasi un chilometro di spiaggia interamente devastato dalle ruspe, tonnellate di sabbia spostate e accumulate, la vegetazione spontanea estirpata, il tutto per fare posto ad una gara di moto cross. In questo scenario apocalittico si sono svegliati gli abitanti di Paola la cui spiaggia è completamente irriconoscibile come dimostrano le immagini documentate da alcuni volontari della Lipu (Lega italiana per la protezione uccelli). “Come è possibile che oggi, dove la tutela della biodiversità è uno degli obiettivi nazionali ed europei prioritari da perseguire anche per le amministrazioni comunali, possano succedere devastazioni simili?” – scrivono i volontari in una nota.

Dal 2020 la Lipu, in Calabria, sta monitorando le spiagge alla ricerca del Fratino, un piccolo limicolo a rischio di estinzione in Italia, e lo fa anche sulla spiaggia di Paola dove da alcuni anni nidifica il Correre piccolo, altra specie protetta da direttive nazionali ed europee. Le prime coppie erano già arrivate sulla spiaggia di Paola e stavano eseguendo i rituali di corteggiamento che prelude alla fase riproduttiva, ma il loro habitat è stato distrutto. I corrieri purtroppo non ci sono più, si saranno trasferiti altrove, forse in qualche altro comune costiero per loro più ospitale. La Lipu non si aspettava questa scelta dell’amministrazione comunale. Lo scorso anno, infatti, si era resa disponibile, su segnalazione dell’associazione, a spostare i fuochi di artificio che erano stati allocati vicino il nido di un Corriere piccolo, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, S. Francesco di Paola. Azione virtuosa che era stata portata da esempio verso altri comuni.

“Ci auguriamo – concludono i volontari – che per il prossimo futuro, né su Paola, né su nessun’altra spiaggia della Calabria o d’Italia, avvengano manifestazioni del genere. Come per i concerti in spiaggia, anche per le gare di moto cross, bisogna capire che le spiagge sono un patrimonio di tutti, ecosistemi che ospitano vita e come tali non possono essere distrutte o stravolte per il desiderio di pochi”. 

Articolo precedente Laboratorio formativo della Fondazione Roberta Lanzino