È partita, nei giorni scorsi, l’attività di monitoraggio sul fratino (Charadrius alexandrinus), una specie che nidifica sulle spiagge calabresi facendo solo una piccola buchetta poco profonda sulla sabbia. Viste le modalità di nidificazione e lo sfruttamento del suo habitat, la popolazione italiana di fratino è andata incontro ad forte declino ed è diminuita di oltre il 50% negli ultimi dieci anni.
Per salvaguardare la specie in Calabria un gruppo di circa 30 volontari della Lipu (Lega italiana per la protezione degli uccelli), in coordinamento con il Comitato Nazionale per la Conservazione del Fratino (CNCF), monitorerà, da marzo sino a metà agosto, un totale di circa 60 km di costa divisi tra Ionio e Tirreno, in tutte le province calabresi, alla ricerca di questo raro limicolo per segnalarne e proteggerne le nidificazioni e raccogliere dati sulla popolazione calabrese della specie. All’attività di monitoraggio verrà affiancata un’opera di sensibilizzazione, diretta alle amministrazioni locali e alla popolazione, utile ad informare sui pericoli e sulle minacce che stanno conducendo questa specie sull’orlo dell’estinzione.
A tal proposito, nei giorni scorsi, la Lipu Calabria ha inviato 32 PEC ai sindaci di altrettanti comuni costieri calabresi, oltre che agli enti gestori dei parchi marini regionali e al comando regionale dei carabinieri forestali della Calabria, per informarli dell’attività di monitoraggio che verrà svolta dai volontari su spiagge ricadenti all’interno dei loro territori. La lettera contiene anche alcune richieste, ovvero delle misure che i comuni dovrebbero mettere in atto per salvaguardare lo stato di conservazione delle spiagge e per garantire la sopravvivenza stessa del Fratino oltre che di tutte le altre specie, quali Corriere piccolo (Charadrius dubius) e tartaruga marina (Caretta caretta), le cui nidificazioni e lo stato della popolazione sono strettamente legate allo stato di salute degli arenili sabbiosi.
“Facciamo appello alle istituzioni preposte e a tutti i cittadini che vogliano partecipare a questa attività di monitoraggio e sensibilizzazione volta alla salvaguardia della specie e del nostro territorio costiero: è benvenuto chiunque voglia unirsi e collaborare con noi – spiegano i volontari Lipu – in un’ottica di citizen science, che possa monitorare e proteggere questa straordinaria specie”. All’appello hanno già aderito diversi volontari e due associazioni, il Circolo Ibis di Crotone e l’associazione Auser di Ardore.