L’Italia ha 8.300 chilometri di coste e molti di questi sono l’habitat ideale per la riproduzione del fratino, un piccolo limicolo che ha una popolazione di sole 600 coppie sull’intero territorio nazionale.
Una specie che, dunque, rischia l’estinzione. In Calabria 32 volontari della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) hanno percorso 58 chilometri per cercare la presenza del fratino e metterne in sicurezza i nidi. Nelle 32 aree controllate, divise tra il Tirreno e lo Ionio, per un totale di 642 ore impegnate e 183 uscite effettuate, sono stati rinvenuti quattro nidi oltre a 3 coppie, qualche individuo singolo e un gruppo di 12 fratini che ha stazionato sulla spiaggia di Catanzaro lido tra febbraio e metà marzo.
“La scarsità di nidi trovati – scrivono in una nota i volontari LIPU – ci fa capire la rarità di questa specie e nel contempo, lo status di conservazione non ottimale delle nostre spiagge. Il fratino è infatti anche un indicatore ecologico dello stato di salute dell’ambiente costiero e la sua assenza è indice di una spiaggia priva di elementi di naturalità, dove le attività umane intervengono alterando l’equilibrio di un ecosistema complesso”.
L’attività di monitoraggio in Calabria è stata anche affiancata da un’opera di sensibilizzazione, diretta alle amministrazioni locali e alla società civile, utile ad informare sui pericoli e sulle minacce che stanno conducendo questa specie sull’orlo dell’estinzione.
“Facciamo appello alle istituzioni preposte e a tutti i cittadini che vogliano partecipare a questa attività di ricerca e di salvaguardia del nostro territorio costiero di unirsi a noi – sottolineano i volontari – abbiamo bisogno di fare rete, in un’ottica di citizen science, che possa monitorare, proteggere questa straordinaria specie”.