Antonio Gioiello, presidente dell’associazione Mondiversi esprime rammarico per la non partenza dei piani di zona in Calabria.
“Il primo luglio, scadenza prevista dal regolamento regionale attuativo del Sistema Sociale Integrato della Calabria è arrivato invano. Non sono stati approvati i piani di zona né sono funzionanti gli uffici di piano. Due pilastri della riforma, senza i quali niente può funzionare. Per cui i cittadini calabresi continueranno, non si sa per quanto tempo ancora, a non godere degli stessi diritti dei cittadini delle altre regioni”.
Per Gioiello le strutture subiranno ritardi nella erogazione delle rette, i nuovi servizi non potranno essere avviati per mancanza delle autorizzazioni necessarie, i cittadini non potranno usufruire dei servizi sociali di cui hanno bisogno.
Tutto il settore è in una condizione di incertezza con operatori e operatrici rischiano di perdere il posto di lavoro. Il presidente di Mondiversi sottolinea l’inerzia della quasi totalità dei comuni calabresi e ritiene che la Regione Calabria si sia occupata solo del trasferimento delle risorse agli enti locali senza provvedere alla documentazione necessaria per l’utilizzo.
“Così la Calabria, ultima regione in Italia per spesa sociale, unica a non avere ancora un sistema sociale integrato – scrive in una nota Gioiello – lascerà i suoi cittadini e le sue cittadine più fragili nella condizione di non godere dei pieni diritti costituzionali”.