L’esercito dei 10 mila volontari. I dati resi noti dal CSV durante la conferenza provinciale del volontariato

L’esercito dei 10 mila volontari. I dati resi noti dal CSV durante la conferenza provinciale del volontariato

conferenza volontariato 2018Sono 9.943 i volontari della provincia di Cosenza. Fanno parte di 646 associazioni di volontariato ed operano soprattutto in ambito sociale (47%) e sanitario (26%); seguono protezione civile (12%), ambiente (9%) e cultura (6%). I dati, riferiti al 2017, sono stati resi noti dal CSV Cosenza questa mattina durante la tavola rotonda “Terzo settore, generatore di cambiamento e sviluppo nei territori” nell’ambito della quarta conferenza provinciale del volontariato che si è svolta a Rende e che ha visto la partecipazione di più di 200 volontari provenienti da tutta la provincia.

Le organizzazioni di volontariato sono presenti soprattutto nelle città di Cosenza, Rende e area urbana (27%), segue l’hinterland cosentino (21%), il territorio dello Ionio (21%), il Tirreno (17%) e l’area del Pollino (12%). Gli uomini che fanno volontariato sono 4.889 e le donne 5.054. I rappresentanti legali, invece, sono soprattutto uomini (60%).

Il CSV ha anche presentato un focus sul 5 per mille. In 10 anni, dal 2006 al 2016, nel cosentino, attraverso il 5 per mille, le associazioni hanno beneficiato di 12 milioni di euro. Nel 2016 sono state effettuate 52mila e 376 scelte dei contribuenti a favore di 408 enti di volontariato per più di un milione e 300mila euro.

Enzo Bova, professore di sociologia dell’Università della Calabria si è soffermato sul senso della comunità e del bene comune. “In Calabria si fa fatica a stare insieme, per generare un cambiamento è necessario che nasca un movimento in cui si costruire solidarietà e fiducia nel rispetto della relazione con l’altro”. Per Gianni Pensabene, portavoce del Forum regionale del Terzo Settore Calabria è necessario fare sistema, lavorare insieme, favorendo. Luciano Squillaci, vicepresidente di CSVnet ha evidenziato i punti di forza e di debolezza del volontariato.

“Le associazioni sono una scuola di democrazia e sono radicate sul territorio, ma hanno anche una tendenza all’istituzionalizzazione e uno scarso ricambio generazionale. Non dobbiamo più funzionare come associazioni, ma come comunità”.  Maria Francesca Corigliano, assessore regionale all’istruzione ha evidenziato come il volontariato non sia una materia didattica, ma può essere un valore aggiunto per i percorsi didattici tradizionali. “Io credo  che ci sia la possibilità di costruire un’azione comune per portare il volontariato in maniera strutturata e coordinata nelle scuole”.

Per l’assessore regionale al Welfare, Angela Robbe tutte le fragilità, in Calabria, devono trovare adeguata attenzione e sostegno. “Le risorse si fermano perché c’è un  problema di allineamento delle attività che facciamo e perché c’è una responsabilità collettiva”. Sulla riforma del welfare regionale, bocciata dal TAR della Calabria, l’assessore ha affermato: “dobbiamo portare assolutamente a termine la riforma, stiamo recuperando un passaggio che è saltato, ci vogliono dei tempi tecnici ma noi possiamo, nel frattempo, lavorare per perfezionare quello che è già stato fatto”.

Il volontariato per sua natura deve essere libero – ha affermato il presidente del CSV Cosenza, Gianni Romeo – 10mila volontari sono una forza se siamo consapevoli, se siamo liberi, autonomi. Abbiamo tanto da fare e ricostruire, a partire dal rapporto con le istituzioni pubbliche”.

conferenza tavola rotonda 2018

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