La 26esima edizione del Rapporto annuale verte sul tema delle reti e delle relazioni sociali ed economiche: quelle tra imprese e imprenditori, quelle nel mondo del lavoro, quelle tra familiari e amici, quelle della cultura e della conoscenza.
Emerge il rafforzamento della già nota relazione tra il benessere personale e lo svolgimento di attività gratuite di solidarietà.
Nel capitolo su “Associazionismo e benessere” (pag. 227-234) si legge: “L’associazionismo, inteso come la rete di persone che partecipano come volontari in associazioni,
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disegna uno spazio relazionale e sociale che contribuisce a far stare bene le persone, sia i beneficiari sia i volontari. È possibile leggere il rapporto tra associazionismo e benessere nella sua doppia natura. Da una parte, proprio coloro che esperiscono livelli più alti di benessere, e quindi stanno meglio con sé stessi, decidono, più frequentemente di chi vive condizioni soggettivamente meno soddisfacenti, di impegnarsi in attività di volontariato. Dall’altra, chi si dedica ad attività volontarie soddisfa anche bisogni soggettivi, accrescendo così il proprio stato di benessere.”
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