Incontro su minori e digitale

Incontro su minori e digitale

Iperconnessi: paese delle meraviglie o buco nero per la mente di bambini e adolescenti? Sabato 14 ottobre, alle ore 9, nella sala degli specchi della Provincia di Cosenza si parlerà di questo tema durante un incontro rivolto a famiglie, docenti e studenti. Interverranno Giovanni Biggio, professore emerito di neuropsicofarmacologia dell’Università di Cagliari su “Influenza dei dispositivi digitali sullo sviluppo cerebrale” e Teresa Ting, ricercatore del dipartimento di chimica e tecnologie chimiche dell’Università della Calabria su “Tablet e smartphone: amici o nemici?”. La chiamano “Generazione Z” o “i Generation” o “Homeland Generation”. Ne fanno parte i giovani di età compresa tra i 10 ed i 25 anni e sono i rappresentanti della prima generazione tutta digitale. 

Sono i ragazzi che non hanno mai conosciuto un mondo senza internet e smartphone, sempre social connessi che considerano la tecnologia come “parte della vita” e utilizzano il device (smartphone, tablet, pc) come mezzo d’informazione e comunicazione polifonica, sviluppando nuovi percorsi di pensiero e nuove caratteristiche comportamentali. In questo panorama viene spontanea una domanda: quale incidenza ha nello sviluppo del cervello di un bambino o di un adolescente il rapporto crescente con le tecnologie digitali e l’ambiente digitale?

Per tutto il 20esimo secolo abbiamo assistito ad un costante aumento del QI, chiamato effetto Flynn. Dal 2009 gli studi ci parlano di una diminuzione del QI medio nella popolazione. In questo scenario tante sono le domande che si sollevano: l’umanità sta diventando più stupida? Quale l’influenza del digitale? Quale l’influenza dell’ambiente digitale sullo sviluppo del cervello del bambino e dell’adolescente? Il digitale disumanizza? A queste e molte altre domande cercheranno di dare risposta i professori. 

L’evento è organizzato dalle associazioni Insieme per Crescere, Bambini cardiopatici Mattia Facciolla, Potenziamenti, Benessere Bambino.

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