Generazione di fenomeni. La festa del servizio civile

Generazione di fenomeni. La festa del servizio civile

SCU generazione fenomeni flashmobUna vera e propria festa degli operatori volontari di servizio civile quella che si è svolta ieri all’Arena Rendano di Cosenza e che ha visto la partecipazione di circa 200 giovani provenienti da tutta la provincia.

I ragazzi stanno svolgendo attività sociali in ben 61 enti di 26 comuni coinvolti nel programma del CSV “Generatività sociale”. Assistenza alle persone bisognose, recupero dei beni comuni, processi di invecchiamento attivo sono alcune delle azioni portate avanti dal terzo settore grazie al supporto dei giovani operatori volontari di servizio civile su tutto il territorio provinciale.

L’iniziativa è stata caratterizzata dal flash mob “Generazione di fenomeni” con la coreografia di Grazia Ciappetta a cui è seguito un dibattito e un momento di festa e musica con l’esibizione dei VillaZuk.

All’evento hanno partecipato il presidente della Provincia di Cosenza, Francesco Iacucci, l’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo e l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Cosenza, Alessandra De Rosa. Ha presentato il programma “Generatività sociale” il direttore del CSV, Mariacarla Coscarella, mentre il presidente Gianni Romeo ha fatto gli onori di casa.

Per il CSV si tratta certamente di una sfida educativa incentrata sulla solidarietà, ma tra gli obiettivi c’è anche quello di generare la partecipazione alla vita di comunità e di riuscire ad accendere la scintilla della cittadinanza attiva tra le persone di tutte le età.

“L’iniziativa di oggi è un modo per valorizzare l’impegno di tutti questi giovani che hanno scelto di svolgere attività di servizio civile nel terzo settore, ma anche per porre l’accento su come lo stesso rappresenti un’occasione di sviluppo per i territori – ha dichiarato il presidente del CSV Cosenza, Gianni Romeonon solo una sfida educativa, dunque, ma anche l’opportunità concreta di cofinanziare il welfare territoriale”.

Il servizio civile è anche un’opportunità per i piccoli centri e per i luoghi periferici della provincia. Per esempio a Campana che ha 1631 abitanti e Bocchigliero che ha 1190 abitanti ci sono sei e otto operatori volontari di servizio civile che operano in due associazioni impegnate nel sociale. “Il territorio si anima e i ragazzi restano un anno in più nel proprio paese acquisendo competenze e magari investendo sul futuro” – ha aggiunto Romeo.

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