Torna venerdì 23 e sabato 24 novembre, a Cosenza, presso il Cinema Teatro Tieri, “Teatrabile” – II rassegna provinciale del teatro impegnato nel disagio a cura delle Associazioni Itinerari Sperimentali di Cosenza, AFD – Associazione Famiglie Disabili di Castrovillari, Radio 180 di Cosenza, Centro Socio Culturale Vittorio Bachelet di Cosenza, Be Equal di Cosenza, Arcipesca FISA, sezione provinciale di Cosenza insieme alla Cooperativa Centro Diurno La Ghironda con il sostegno del CSV nell’ambito delle MAP – Micro Azioni Partecipate, con il patrocinio del Comune e dell’ASP – Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
Il progetto è focalizzato sul teatro e sulla musica nella loro valenza terapeutica e riabilitativa, ma anche sulla loro capacità di essere comprovati strumenti per l’integrazione e l’inclusione sociale. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei soggetti diversamente abili e/o svantaggiati attraverso la crescita e il potenziamento della consapevolezza del loro sé e nello sviluppo delle loro capacità e abilità residuali, sia di carattere emotivo che creativo. Visualizza il programma. L’ingresso è libero. Per informazioni si può contattare Anna Maria Di Rosa al numero di telefono 320.6580815 oppure scrivendo un’email all’indirizzo di posta elettronica annamaria.drosa@alice.it.
“Teatrabile è occasione di un incontro fra quanti (cittadini, professionisti dello spettacolo, operatori sociali, associazioni ed enti locali) utilizzano i linguaggi artistici come strumento di Comunicazione ed Integrazione Inclusione sociale delle persone svantaggiate, veicolo di Conoscenza sull’Uomo. La drammaturgia di gruppo, presente nei laboratori di arti-terapie e soprattutto in quelli teatrali diventa paradigma della partecipazione e della cittadinanza attiva, luogo per eccellenza ove si sviluppa il senso di appartenenza e di comunità. Per questo gli organizzatori della seconda edizione hanno chiesto la partecipazione a professionisti e cittadini che volessero contribuire alla elaborazione di un discorso condiviso nel campo dell’ Arte e della sua funzione nella società attuale. Le attività artistiche teatrali, che più di tutte le attività umane, includono elementi di finzione, diventano manifestazioni del genuino mondo interiore. Non è il teatro che deve diventare terapeutico, ma è la terapia, e quindi la vita, che si deve trasformare in teatro. Ogni uomo è teatro, suole dire Vincenzo Salemme; esso è possibilità di incontro tra il palcoscenico interiore e gli Altri, perché nessun uomo può vivere in completo solipsismo e rinunciare di far parte della comunità umana. Teatro, dunque, come Esserci, testimonianza dell’esistenza, del Viaggio, dell’Altrove,a cui dirigersi”.
Anna Maria Di Rosa, OdV Itinerari Sperimentali