Si ripresenta puntualmente il problema dei droni sui nidi della cicogna bianca in Calabria in un periodo particolarmente sensibile e delicato per la specie. Nei giorni scorsi, fa sapere la Lipu (Lega italiana per la protezione uccelli) di Rende sono girate in rete e tra gruppi WhatsApp foto di nidi di cicogne fotografati con droni a pochi metri di distanza. In questa fase le coppie si apprestano a deporre le uova, un disturbo come quello di un drone fatto sorvolare a pochi metri di altezza dal nido potrebbe portare la coppia ad abbandonarlo o addirittura indurre i giovani a buttarsi nel vuoto per lo spavento, come già successo negli anni passati.
“Intensificheremo gli sforzi di sorveglianza ai nidi – sostengono i volontari della Lipu – e segnaleremo, come sempre, eventuali infrazioni agli organi di polizia preposti. Le autorità competenti sono state già allertate e sono state inviate delle lettere ai comuni nei cui territori ricadono le nidificazioni della cicogna bianca per concordare un piano di azione con i sindaci e proporre loro una specifica delibera per vietare l’uso dei droni in prossimità dei nidi anche con l’installazione di tabelle esplicative”.
La presenza della cicogna bianca rappresenta un bene prezioso per la Calabria e per l’Italia intera, un valore aggiunto per la fauna calabrese. La Lipu di Rende da oltre 20 anni è impegnata con i suoi volontari per favorire il ritorno di questa specie in Calabria. Molta è dunque la rabbia e la delusione per quanto accaduto.