Capitozzature selvagge a Rende. Insorgono le associazioni

Capitozzature selvagge a Rende. Insorgono le associazioni

Ciclicamente si ripresenta a Rende l’annosa problematica delle capitozzature selvagge e degli abbattimenti sconsiderati di alberi ad alto fusto. Nell’ultimo ventennio la Lipu (Lega italiana per la protezione uccelli) di Rende è intervenuta più volte sulla questione con denunce e comunicati stampa. Nei giorni scorsi ha avuto, e giustamente, un forte impatto mediatico la vicenda riguardante l’abbattimento di diversi esemplari di Pino domestico (Pinus Pinea) di oltre mezzo secolo d’età, in via Leonardo da Vinci, a Quattromiglia.  Oltre al valore estetico e ornamentale gli alberi fornivano diversi servizi ecosistemici necessari per migliorare la qualità di vita dei cittadini: mitigazione del clima, assorbimento di anidride carbonica e polveri sottili, produzione di ossigeno.

Gli alberi sono condizionatori naturali che hanno la capacità di abbassare le temperature in città, producendo frescura con la traspirazione, apportando un beneficio a tutta la collettività. “E proprio in un periodo di estrema calura, con temperature superiori ai 40°C – scrivono i responsabili Lipu in una nota – si è invece pensato di abbattere queste piante con il risultato di un ulteriore pericoloso aumento delle temperature in quell’area. Sembra che la motivazione principale all’abbattimento sia stata l’instabilità delle piante e l’affioramento delle radici che hanno portato alla disconnessione del marciapiedi in alcuni punti. Bene! Sono questi problemi reali ma, anziché cercare una soluzione etica e professionale, si è deciso di agire nel modo più semplice e roboante, ovvero dando voce alle motoseghe”. Nel 2017 la Lipu di Rende consegnò gratuitamente alla Commissione Ambiente del Comune di Rende un documento composto da 31 articoli sulla gestione del verde urbano elaborato dopo diversi mesi di studio da esperti dell’associazione, forestali, biologi e naturalisti, nella speranza che si potesse avere una gestione più oculata del verde urbano. “Nostro malgrado, questo documento non è stato mai applicato, né minimamente tenuto in considerazione e giace ancora in chissà quale recondito cassetto di scrivania. Ci auguriamo che sia veramente l’ultima volta che a Rende, annoverata in passato come città del verde urbano, si verifichino tali scempi e che vengano al più presto rimpiazzati tutti gli alberi abbattuti in questi anni e che si possa finalmente fare una seria e attenta riflessione sulla gestione del verde urbano”.

Intanto stasera, giovedì 20 luglio, alle 20.30, si terrà un flashmob nello spazio antistante l’ingresso principale del Comune di Rende, per celebrare simbolicamente una veglia funebre in onore del viale alberato di Via Leonardo Da Vinci quasi interamente abbattuto. Residenti e associazioni intendono protestare pubblicamente contro un provvedimento ritenuto sconsiderato ed illegittimo che ha portato al taglio di decine di pini che avevano più di mezzo secolo di vita. Alberi sani e lussureggianti che contribuivano ad armonizzare il paesaggio, caratterizzato prevalentemente da cemento e asfalto, che con le loro folte chiome ad ombrello contribuivano ad abbassare la temperatura del suolo (in questi giorni incandescente) e a mitigare il cambiamento climatico. Li chiamano progetti di rigenerazione urbana e vengono finanziati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il linguaggio utilizzato è rassicurante, ma la scena che appare agli occhi è raccapricciante. Sono anni che la strage di pini si ripete a Rende, ma mai si riteneva possibile che sarebbero arrivati ad abbattere l’intero viale del quartiere di Quattromiglia. Il danno all’ambiente è irreparabile, quanti anni e quanti lecci ci vorranno per ripristinare l’ossigeno perduto, e il paesaggio chi potrà ricostruirlo? Le associazioni ambientaliste, i comitati di quartiere, la cittadinanza, i movimenti sono tutti invitati a partecipare attivamente muniti di cartelli in difesa degli alberi sopravvissuti e di lumini per manifestare simbolicamente il lutto.

Tutte-i insieme per:

  • protestare contro il provvedimento ritenuto assolutamente inopportuno e illegittimo del taglio dei pinus pinea.
  • fare APPELLO alla prefetta Vittoria Ciaramella ed ai commissari che, attualmente, fanno le veci di sindaco a Rende: Santi Giuffrè, Rosa Correale e Michele Albertini, di fermare immediatamente gli abbattimenti, nonché di verificare la legittimità del progetto che li ha previsti di Rigenerazione Urbana.

Le associazioni I giardini di Eva e MEDiterranea MEDIA, Progetto meridiano, Primavera della Calabria, FIAB Cosenza ciclabile, Associazione Insieme OdV, Ente Sociale Sportiva Europea – Centro studi e formazione, Forum Terzo Settore Tirreno cosentino ed altre vi aspettano!

Articolo precedente Mare Pulito incontra il presidente della Regione