La Camera ha approvato il disegno di legge-delega in virtù del quale il governo dovrà istituire l’assegno unico universale per i figli a carico e una serie di altre misure atte a favorire la natalità, sostenere la genitorialità e promuovere l’occupazione, soprattutto delle mamme.
L’approvazione è avvenuta praticamente all’unanimità. Visto il clima collaborativo è facile ipotizzare che anche il definitivo passaggio in Senato possa essere rapido e positivo. Nel testo della legge è previsto, come requisito per i giovani dai 18 ai 21 anni per ricevere l’assegno, anche il fatto di svolgere il servizio civile universale.
Di seguito il comma per come è stato votato:
“Art. 2. (Assegno unico e universale per i figli a carico) […] b) riconoscimento di un assegno mensile, di importo inferiore a quello riconosciuto per i minorenni, per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento del ventunesimo anno di età, con possibilità di corresponsione dell’importo direttamente al figlio, su sua richiesta, al fine di favorirne l’autonomia. L’assegno è concesso solo nel caso in cui il figlio maggiorenne frequenti un percorso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale, sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro o svolga il servizio civile universale”.