Più case famiglia e meno istituti, maggior peso alla volontà della persona disabile, detrazioni fiscali e un fondo ad hoc. La Camera dei Deputati ha approvato, il 14 giugno scorso, il testo del disegno di legge “Dopo di noi”.
Il provvedimento, composto da 10 articoli, disciplina le misure di assistenza, cura e protezione per le persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, in quanto sono venuti a mancare entrambi i genitori o poiché gli stessi non sono in grado di fornire un sostegno adeguato.
La legge stabilisce la creazione di un fondo per l’assistenza e il sostegno ai disabili privi dell’aiuto della famiglia (con una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016, di 38,3 milioni per il 2017 e di 56,1 milioni annui a decorrere dal 2018) e agevolazioni per privati, enti e associazioni che decidono di stanziare risorse a loro tutela. Uno dei punti più contestati della legge è stato il trust (istituto giuridico che garantisce una protezione legale stabilendo un rapporto fiduciario tra il soggetto che dispone di un bene e la persona cui il suddetto bene viene affidato allo scopo di amministrarlo) in favore di persone con disabilità grave. Il principale timore dei genitori che non hanno un patrimonio da lasciare ai loro figli è che gli stessi possano essere ricoverati in istituti o residenze protette quando loro non ci saranno più.
Il Senato ha accolto alcune richieste delle associazioni, ampliando esenzioni ed agevolazioni tributarie previste per i trust ad altri negozi giuridici già esistenti, quindi dando maggior margine d’azione alle famiglie.
Sono previsti, dunque, sgravi fiscali, esenzioni e incentivi per la stipula di polizze assicurative, trust e su trasferimenti di beni e diritti post-mortem.