ANZIANI. Ridare senso all’età anziana. Percorso formativo dell’ANTEAS a Luzzi

ANZIANI. Ridare senso all’età anziana. Percorso formativo dell’ANTEAS a Luzzi

giovani-e-anzianiCome aiutare gli anziani ad interrogarsi sul senso di questa stagione della vita, cogliendone il valore e l’opportunità di poter ancora offrire un contributo rilevante alla comunità? In questa prospettiva l’Anteas territoriale di Luzzi (CS), grazie al finanziamento del CSV di Cosenza, ha organizzato un percorso formativo sull’invecchiamento rivolto ad un gruppo di circa 20 persone anziane del luogo.


Il laboratorio, di taglio psico-sociale ed esistenziale, ha avuto l’obiettivo di sviluppare strumenti teorici e pratico-operativi per aiutare a vivere meglio la vecchiaia e ad operare più efficacemente con le persone anziane, individuando possibili aree di impegno nel volontariato. I 4 incontri (per un totale di 14 ore), svolti a cadenza settimanale tra novembre e dicembre 2012, sono stati coordinati dal sociologo Livio Guida, con la collaborazione della psicologa M. Letizia Samaritani.
Il seminario è stato realizzato grazie al forte impulso del Presidente dell’Anteas Provinciale di Cosenza, Benito Rocca, la passione e l’impegno organizzativo del Segretario della FNP (Federazione Naz. Pensionati) Cisl di Luzzi, Mario Plastina, e l’interessamento della Presidente dell’Anteas di Luzzi Maria Pia Polizzo.

Il percorso è stato l’occasione per sperimentare, tra i primi in Italia, il metodo partecipativo recentemente proposto dall’Anteas nazionale per i PEAS (Percorsi delle Età Attive per la Solidarietà). In particolare, la discussione di gruppo sulle tematiche affrontate è avvenuta con la tecnica dell’“Anteas Caffè”: spizzicando dolci e salati tipici della zona (turdiddri, scaliddri, cuddrurieddri, ecc.), accompagnati da qualche bevanda e da un “bicchierino” di Paisanella – che i pensionati avevano portato da casa – si è creato un clima familiare atto a favorire l’apertura comunicativa dei partecipanti.
Diversamente dal metodo della conferenza dell’esperto, le persone sono state stimolate a diventare  soggetto attivo della formazione, valorizzando e mettendo in comune il loro patrimonio di conoscenze ed esperienze, e la loro capacità di riflessione, anche attraverso dei lavori scritti.

Diversamente dalla richiesta iniziale di un partecipante di essere aiutato «a non sentirsi anziano», si è cercato di riscoprire la dignità e anche la bellezza della condizione anziana come fase della vita con limiti e risorse («la vecchiaia è bella per chi la sa vivere» riferiva una di loro). Partendo dal concetto di “invecchiamento attivo”, al quale l’Unione Europea ha voluto dedicare l’anno 2012, si è voluto ampliare l’orizzonte andando oltre il mero benessere psico-fisico, soffermandosi sulla dimensione spirituale-esistenziale della vecchiaia, che può costituire un’occasione preziosa per un approfondimento del senso della vita e del ruolo dei valori essenziali a viverla in pienezza.
Prendendo spunto dalla “logoterapia” dello psicologo V. Frankl e dagli stimoli provenienti dalla fede religiosa, si sono affrontati anche i temi “scottanti” della sofferenza e della morte, che la nostra società ci obbliga a rimuovere, inquadrandoli in una prospettiva positiva di servizio alla vita e alla maturazione umana.

Nell’ultimo incontro il percorso ha trovato il suo compimento con un focus group finalizzato ad individuare alcuni ambiti di impegno solidaristico come gruppo: il desiderio emerso da quasi tutti è stato quello di fornire «aiuto materiale e/o morale» alle famiglie e alle persone bisognose; altre idee che hanno incontrato un buon consenso sono state quelle di trasmettere le proprie competenze alla comunità, soprattutto ai giovani (cucinare, cucire, fare lavoretti di artigianato) e di fornire informazioni culturali sul patrimonio storico-artistico del paese.
La valutazione finale dell’esperienza ha fatto emergere un alto grado di soddisfazione da parte di tutti i partecipanti, che hanno apprezzato in particolare l’occasione di confronto e arricchimento reciproco che si è creato tra di essi su temi così rilevanti per la loro vita.

A cura dell’Anteas Provinciale di Cosenza

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